Mister Delio Rossi si presenta nella sala stampa Manuela Righini: “Alla luce di come è andata la partita sono due punti persi. A volte decidono gli episodi e oggi sono stati sfavorevoli per noi. Mi dispiace per il rigore. Ljajic ha avuto il coraggio di batterlo e l’ha calciato pure bene, ma è stato bravo il portiere. Mi ha fatto un po’ arrabbiare perché poi ha smesso di giocare e non per l’errore dal dischetto. Questa Fiorentina si esprime meglio contro le big perché ha più da guadagnare e meno da perdere quindi è più libera mentalmente. Abbiamo giocato con spirito di squadra commettendo alcuni errori che ci possono stare. Qualcuno oggi è dovuto ricorrere a delle infiltrazioni per scendere in campo (Behrami, ndr). I giovani? Sotto un certo punto di vista sono avvantaggiati perché è più facile perdonargli gli errori sul campo. Se hai un nome è più facile che ti si noti i difetti e viceversa se non ce l’hai.
Gamberini e Montolivo non erano al meglio ma entrambi hanno dato la disponibilità a giocare. Sul rigore secondo me ci stava anche l’espulsione di Julio Cesar. Abbiamo avuto molte situazioni sfavorevoli quest’anno. Ci sono annate nelle quali non ti va bene nulla, ma secondo me alla lunga lo spirito viene fuori. Jovetic? Mi avrebbe fatto comodo anche dalla panchina ma ho preferito non rischiarlo. A Roma dovrebbe esserci. Durante la mia gestione tutti hanno avuto una possibilità tranne Felipe. Gli altri hanno giocato tutti almeno una volta. Questo è sinonimo di onestà intellettuale: non guardo in faccia nessuno. Avrò bisogno di tutti giocando ogni tre giorni. Amauri e Jovetic? Nel calcio non c’è la controprova anche se avrei avuto sicuramente più frecce nel mio arco avendoli a disposizione. Comunque chi ha giocato oggi ha fatto il suo dovere.
Cerci? Ha delle qualità che non conosce neanche lui, pure dal punto di vista fisico. Deve imparare ad estrinsecarle. Il ruolo è un falso problema, anche Messi non sa in che posizione gioca precisamente. Da lui mi aspetto sempre di più. Questo sicuramente è un periodo particolare della mia carriera. Ho ereditato una squadra non mia in una situazione difficile e ce la sto mettendo tutta. Se sono arrivato qua significa che me lo sono guadagnato, non mi ha regalato niente nessuno”.
[Alessio Crociani – Fonte: www.violanews.com]