Quanto teme la trasferta a Cagliari? Visto che ha fatto la partitella con gli Allievi a porte chiuse… “Visto che giochiamo a porte chiuse cerco di riprodurre il clima della partita, anche se è difficile riprodurre una partita di campionato. Non volevo nascondere nulla, perchè la squadra non è la mia ma dei tifosi”.
Ha scommesso con il gruppo per la partita di Cagliari? “Ho scommesso con la mia squadra, non alla Snai. Non gioco nemmeno alla schedina. Ho scommesso con la mia squadra perchè li ho visti un po’ distratti. Come sempre ho le mie sensazioni, l’esperienza mi dice che alla lunga se ti alleni male fai sempre male”.
Maxi Lopez si gioca una fetta di futuro? “Ci giochiamo tutti una fetta di futuro e anche lui. Non dobbiamo a pensare a quello che abbiamo fatto, ma a quello che dobbiamo fare e questo vale per tutti”.
I rinnovi di Obiang e Krsticic? “Penso che la società ha fatto bene perchè io penso che in una società, non solo in ambito calcistico, bisogna andare in termini meritocratici. Se tu fai bene devi essere premiato, viceversa se tu fai male puoi andare indietro”.
Sansone ed Eder? “Sansone, ha avuto un problemino la settimana scorsa ma sta meglio. Eder ha avuto un po’ di infuenza ma sta meglio anche lui. La notte porta consiglio”.
C’è qualcosa che non sono riuscito a fare per via del maltempo? “Oggi so già quello che non riuscirò a fare e mi auguro di farlo domani. E’ chiaro, ci sono gli agenti atmosferici e devi tenerne conto. Mi auguro in futuro di avere un centro con un palazzetto dello sport”.
La squadra nel futuro può puntare a qualcosa in più alla salvezza? “La verità sta nel mezzo: noi non siamo da secondo posto e penso che noi non siamo da ultimi posti. Non è detto che tu hai una base e da quella base cresci. Dipende come ti comporti dopo, può essere che decresci o che cresci in maniera esponenziale. Dipende da come lavori”.
Salvezza quasi ottenuta? “Ogni volta che hai raggiunto un obiettivo te ne devi porre un altro. L’obiettivo principale è che la Samp giochi in serie A anche l’anno prossimo. Poi negli occhi della gente restano le ultime partite”.
Conti infortunato un vantaggio? “Se giocassero in dieci si. Personalmente mi piacerebbe giocare io con la formazione titolare e loro contro la formazione titolare”.
La partita a porte chiuse? “Secondo me è un problema. E’ come giocare alle 12.30: non è calcio senza pubbico. Bisogna esser bravi con la testa piuttosto che con le gambe”.
Maresca? “É tra quelli che si è allenato sempre bene”.
Come sta la squadra? “Sta settimana ho fatto più interviste che allenamenti, quindi non so cosa inventarmi. Ci stanno le squalifiche e gli infortuni. Abbiamo la fortuna di avere una rosa abbastanza ampia e avrò l’opportunità di vedere elementi che hanno giocato meno. In queste ultime partite giocheranno chi ha giocato meno, voglio vedere chi è da Sampdoria”.
[Andrea Piras – Fonte: www.sampdorianews.net]
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