Delio Rossi: “Squadra impaurita, giocare con l’ansia non ti aiuta”

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Il tecnico Delio Rossi parla a Sky dopo la sconfitta contro il Chievo : “La partita è sotto gli occhi di tutti abbiamo preso dei gol discutibili, siamo in difetto, avevamo recuperato la partita ma non è servito e abbiamo mollato alla fine. La squadra è impaurita, l’ambiente è abituato a vedere altri spettacoli  e ci critica, noi chiediamo scusa. Io vado avanti con la Fiorentina perché in questo momento di difficoltà non posso fare altro. Dopo la Juve avevo detto che ero pronto a ritirarmi nel caso fossi stato io il problema, ma non vuol dire che mi dimetto appena perdiamo. Poi le decisioni le prende la società. Giocare in casa con paura non ti aiuta, toglie energie, soprattutto quando fuori casa non raccogliamo quanto meritiamo. Abbiamo creato poche occasioni perché la condizione mentale è veramente messa male. Dobbiamo essere tutti tranquilli, remiamo dalla stessa parte perché il bene supremo va oltre gli interessi personali”.

Il mister della Fiorentina si presenta anche  in sala stampa: “Quando c’è un cambio di panchina di certo non sono rose e fiore sennò non ci sarebbe il cambio allenatore. Di sicuro non mi aspettavo questa situazione di classifica. Ho accettato volentieri la proposta della Fiorentina e aspettare le altre. Siamo in difetto, sono qui a metterci la faccia, però possiamo cercare tutti i capi espiatori e la situazione non cambia. Non pensiamo al futuro. La squadra è impaurita, vive la partita come un esame e non vede l’ora di disfarsi del pallone. Poi ci sono gli episodi, come a Genova dove meritavi di vincere, oggi certamente no.

Togliere paura alla squadra? Ho la sensazione che il fatto dell’apatia, del disinteresse dia più fastidio della contestazione. Noi stiamo continuando ad andare a cercare i colpevoli senza rendersi conto che la domenica viviamo la partita come un esame. A fronte di questa situazione ho cercato di mettere dentro i giocatori più esperti, mi dispiace perché gli errori arrivano sempre da giocatori diversi. Stringiamoci assieme e capiamo il momento. Dopo la Juve ero pronto a farmi da parte per il bene della squadra, ma non l’hanno ritenuto giusto. I ragazzi sono impauriti e resterebbero da soli in balia degli eventi, ma invece bisogna giocare.

Amauri non stava bene già prima della partita e mi ha chiesto il cambio. Non c’entra niente la botta alla caviglia. Sono arrabbiato con me stesso perché sono a capo di questo gruppo. Mi aspettavo di più anche da me stesso. Però voglio andare avanti e metterci anche la cattiveria. certe volte giochi più sul concreto e ricchi poco.

Le sconfitte sono sempre sconfitte, che siano con la Juve o con il Chievo. Non faccio distinzione. Oggi ho avuto la forza di recuperare la partita, poi non siamo riusciti a fare il 2 a 1. La storia la fanno ii vincitori, chi perde si perde in chiacchere e basta.

Sentori della sconfitta? Assolutamente no, anzi ero convinto del contrario, che avremmo fatto una bella partita e l’ho detto ai ragazzi prima di scendere in campo.

Ho detto ai dirigenti che la squadra è impaurita e tutti assieme dobbiamo trovare una chiave di lettura per uscire da questa situazione”.

[Chiara Baglioni – Fonte: www.violanews.com]