Voltare immediatamente pagina, lasciarsi alle spalle la ferita ancora fresca del ko atroce in casa con la Roma e concentrarsi da subito sulla prossima, importantissima, trasferta di Napoli. E’ la ricetta di German Denis ospite, questa sera, di “Sportissimo” trasmissione in onda sull’emittente locale Free.
“Eravamo riusciti a recuperare una partita importantissima – ha detto “El Tanque -, ma poi il calcio è questo e a volte ti condanna a finali atroci e immeritati . Il gol annullato ad Asamoah? Chissà se fosse successo a parti invertite come sarebbe andata… Ma ormai questa partita fa parte del passato. Adesso pensiamo soltanto al Napoli. Al “San Paolo” se giochiamo come sappiamo fare possiamo davvero sfoderare una grande prestazione”.
L’attaccante argentino, sabato sera, è stato chiamato in causa all’ultimo momento. Quando, cioè, Sanchez ha gettato la spugna nell’ultimo test prima che. “Sarei dovuto partire dalla panchina e stavo guardando il riscaldamento – ha proseguito Denis -: poi sono stato chiamato in causa e ho cercato di dare il massimo. Cosa mi manca ancora? Segnare al “Friuli”. Ma l’importante è farsi trovare pronti, sul pezzo, specialmente per un giocatore come me che, ad inizio stagione, ha dovuto recuperare da un infortunio e ci ha messo un po’ ad entrare in forma. Mancano sei gare alla fine del campionato e voglio cercare di dare il mio contributo ogni volta che il mister deciderà di mandarmi in campo”.
A 540 minuti dal termine della stagione il clima, in serie A, si fa caldo, ma “El Tanque” invita tutti a concentrarsi soltanto sulle partite che mancano nell’ultimo mese di serie A. “Noi non dobbiamo pensare alle voci o alle parole che circolano – ha continuato Denis -. Dobbiamo soltanto pensare a noi stessi e a cercare di ottenere più punti possibili in questo finale di campionato. Sanchez? In questo periodo abbiamo bisogno di tutti e di lui in particolare. L’importante è che recuperi al 100% perché quando sta bene Alexis è devastante”.
Il clima di domenica sera – almeno sulla carta – sarà rovente. Con uno stadio, quello di Fuorigrotta, che si presenterà tirato a lucido e con il tutto esaurito. “Sicuramente ci aspetterà un ambiente a dir poco caldo – ha concluso Denis -, ma non dimentichiamoci che si gioca in 11 contro 11 e che in campo non ci vanno di certo i tifosi. Io ci terrei davvero a segnare un gol al “San Paolo” perché voglio con tutte le mie forze che l’Udinese centri la qualificazione in Champions League. Nessuno si aspettava queste due sconfitte di fila, ma senza dubbio hanno influito le Nazionali sul rendimento della squadra. Guardiamo al futuro perché noi non ci arrendiamo di certo”.
[Sito Ufficiale Udinese Calcio – Fonte: www.udinese.it]
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