Due reti nelle ultime tre gare – a cavallo della sosta natalizia – sono il biglietto da visita con cui German Denis (nella foto Aic) si è presentato nel finale del girone d’andata dimostrando tutta la propria crescita dopo l’infortunio patito in estate.
“Il gol di Milano a livello personale è stato molto importante – ha spiegato “El Tanque” -. Il compito di ognuno di noi, anche quando si viene chiamati in causa a partita in corso, è quello di farsi trovare pronti, dare il massimo e contribuire al bene della squadra. Per come si era sviluppata la gara avremmo meritato di vincere, ma non ci siamo riusciti. Ma l’insegnamento che possiamo ottenere dal “Meazza” è quello che in serie A bisogna restare concentrati al 100% fino all’ultimo secondo di gioco”.
Denis, quindi, traccia un primo bilancio della sua avventura in Friuli. “All’inizio ho fatto un po’ di fatica – ha continuato l’argentino – a rientrare in forma fisicamente dopo l’infortunio, ma adesso miglioro di giorno in giorno, allenamento dopo allenamento. Cosa mi manca ancora? Forse un po’ di minutaggio. Sanchez e Di Natale, in questo momento, stanno facendo benissimo e mi rendo conto che la squadra si esprime alla grande con questo modulo. Ma io la fiducia del mister la sento appieno e il mio scopo è quello di cercare di metterlo in difficoltà, rispettando sempre le sue scelte, perché non sono un giocatore che ama accontentarsi. L’importante, lo ribadisco, è dare tutto quello che si può dare quando si viene chiamati in campo per il bene dell’Udinese”.
Ad inizio gennaio, dall’Argentina, era rimbalzata una voce secondo la quale Denis avrebbe volentieri fatto ritorno in patria. Un “rumor”, questo, privo di reale fondamento. “Io non ho mai detto niente del genere – ha concluso “El Tanque” -. Sono soltanto invenzioni giornalistiche. Ho sempre affermato, e lo ribadisco, che a Udine sto benissimo e devo dimostrare ancora tanto con questa maglia prima del mio ritorno in Argentina che avverrà tra parecchio tempo. Sono, come tutta la squadra, concentrato soltanto sulla gara di Genova. Ci attende una trasferta difficile in cui dovremo essere intelligenti. Cosa significa? Semplice: secondo me l’importante è non subire gol perché per come sta la squadra in questo momento siamo in grado di fare male, e colpire, in qualsiasi momento”.
[Sito Ufficiale Udinese Calcio – Fonte: www.udinese.it]