“Quando ho visto la scena in televisione ho capito subito che si trattava di qualcosa di grave, è stato un momeno bruttissimo”. Così Totò Di Natale racconta a Udinese Channel i tremendi attimi vissuti ieri pomeriggio mentre la squadra era in ritiro in attesa di recarsi allo stadio per la partita contro l’Inter. La morte di Piermario Morosini ha shoccato l’intero mondo del calcio. Da Udine parte la campagna di solidarietà per stare adesso vicini alla sorella di Morosini bisognosa di cure e di assistenza. La famiglia Pozzo attraverso la onlus “Udinese per la Vita” assicurerà un primo immediato intervento e si farà promotrice di un progetto per coinvolgere tutte le squadre di serie A e B per garantire il sostegno non solo nell’immediato ma costantemente fino a quando sarà necessario.
“Conosciamo bene la situazione della sorella – dice Di Natale – e noi come squadra, la società con Udinese per la Vita e la signora Pozzo tutti insieme abbiamo deciso di dare una mano alla ragazza che ha tanto bisogno di noi”.
Cosa vi siete detti quando avete appreso la notizia della tragedia?
“Immediatamente abbiamo pensato che la partita non l’avremmo giocata. Ho comunicato la decisione al mister e nel frattempo avevo già saputo che la società si era attivata per lo stesso motivo. Ringrazio anche l’Inter che a prescindere dalle decisioni della Figc aveva deciso che non si doveva giocare la partita. La Federazione e la Lega sono state poi tempestive nel prendere la decisione giusta”.
Non spetta a noi fare ipotesi e indagini tuttavia una domanda ci è sorta spontanea e te la vogliamo girare: non è forse giunto il momento di rivedere i calendari ed evitare troppe partite ravvicinate con tutto lo stress psico-fisico che ne consegue?
“Io lo sto dicendo da tanto tempo, ne ho parlato spesso anche con i nostri medici. Ho 34 anni e l’anno scorso ho pensato, scherzando ma non troppo, di ritirarmi perché non si riesce più a riposare. Il calcio è bello, è uno sport importante ma c’è anche la salute da salvaguardare”.
L’Udinese per la Vita e la squadra faranno la loro parte da subito, te la senti di fare un appello ai tuoi colleghi capitani di A e B affinché sostegano il progetto che parte da Udine per garantire alla sorella di Piermario una assistenza costante e duratura nel tempo?
“Ieri ho immediatamente contattato i miei amici, ho mandato un messaggio a Cannavaro, ho sentito Tommasi dell’Aic e altri. Tutti si sono resi disponibili a darci una mano perché l’importante sarà essere vicini alla sorella di Piermario non solo per un giorno ma per tutta la vita. La ragazza ha bisogno di noi e vogliamo aiutarla, per lei ma anche per Mario”.
[Sito Ufficiale Udinese Calcio – Fonte: www.udinese.it]