Era successo due sole volte che il Cagliari cominciasse il campionato di Serie A con due vittorie. Successe nel 1968/69 quando la squadra di Scopigno si fece poi scippare il titolo dalla Fiorentina e due anni più tardi, nel 1970/71, quando l’undici scudettato aprì la stagione con le vittorie contro Sampdoria e Lazio. Era certamente un altro Cagliari, capace di prestare svariati uomini chiave alla Nazionale, e che non si esitava a definire “squadra da battere”. Quello di oggi, allenato da un ottimo Ficcadenti, ha obbiettivi ben diversi, ma per il momento sta riuscendo a reggere in pieno il confronto con la storia. Due partite due vittorie, primo posto in classifica e un impressionante dimostrazione di cinismo e capacità di imporre il ritmo durante la partita. Merito di una condizione di forma ottimale e di un alto rendimento di uomini chiave come Astori, Canini, Nainggolan e Biondini, ma soprattutto merito di un grande allenatore, giunto a Cagliari in punta di piedi tra lo scetticismo generale e capace, in poco più di un mese di dimostrare di essere pienamente all’altezza della situazione. Il Novara affonda sotto i colpi di Thiago Ribeiro e di Larrivey e Cagliari sogna.
Sin dai primissimi minuti ci si rende conto che le previsioni della vigilia sono confermate. Il Novara rintanato nella propria metacampo rinuncia a giocare a viso aperto e cura solo la fase difensiva, mentre il Cagliari, che esprime un gioco piacevole, prova a fare la partita attraverso un prolungato possesso palla che culmina o attraverso il cross dalla fasce o con improvvise verticalizzazioni che bucano la retroguardia novarese.
Nonostante la netta superiorità territoriale palesata dal Cagliari, non succede nulla nei primi dieci minuti, fatta eccezione per un’inguardabile punizione calciata da Agostini e terminata addirittura in fallo laterale e per un brutto fallo di Porcari su Biondini, punito con il cartellino giallo.
La partita si accende all’11’ quando il Cagliari ha due volte l’opportunità di passare in vantaggio, prima con Biondini (anticipato da Ujkani) e poi con Conti che raccoglie la palla al limite dell’area e calcia di prima indirizzando – complice anche una deviazione – la conclusione a pochi centimetri dal palo. Il Novara è poca roba e non riesce mai a impensierire la retroguardia rossoblù, trovando anzi enormi difficoltà nella costruzione del gioco a centrocampo dove Nainggolan e Biondini impongono la loro superiorità. Il Cagliari continua a tessere la tela e colleziona occasioni: prima è Thiago Ribeiro a provare dai venti metri ma senza fortuna, mentre al 23′ è Pisano, raggiunto dalla sinistra da un cross di Cossu, a provare a sorprendere Ujkani con un pallonetto di destra, ma l’estremo difensore è attento e riesce a smanacciare. L’undici di Ficcadenti comunque sente di avere la partita in pugno e aumenta i ritmi grazie ai suoi uomini migliori. Cossu è una trottola che svaria in tutto il fronte offensivo e non dà punti di riferimento, mentre Nainggolan una diga di calcestruzzo con i piedi di seta.
Al 28′ il numero 7 rossoblù prova a sorprendere Ujkani dal limite ma sbaglia e 5 minuti dopo Thiago Ribeiro non è abbastanza lesto nel concludere a rete un pregevole suggerimento di Nainggolan. Il gol è comunque nell’aria e puntualmente arriva al 38′ quando Agostini mette dentro dalla sinistra, Paci e Nenè si ostacolano e sfiorano il pallone che arriva a Thiago Ribeiro il quale da pochi passi insacca di testa il suo primo gol italiano. Quattro minuti dopo il Cagliari trova anche il raddoppio con Nainggolan, ma il tiro scoccato dal centrocampista belga dal limite dell’area è viziato da un fuorigioco di Nenè che copre nettamente la visuale a Ujkani. E proprio all’ultimo minuto, dopo un letargo durato 44 minuti, arriva anche la prima conclusione in porta del Novara con Rigoni, che da distanza siderale prova a sorprendere invano Agazzi.
La ripresa si presenta con un copione a parti invertite. Il Novara parte subito forte e prova a spingere, in particolar modo con Marianini e Rigoni, mentre gli attaccanti continuano a latitare. Il Cagliari non riesce a ribattere efficacemente e si affida a sporadici contropiedi. Ficcadenti capisce che l’inerzia della partita è cambiata e decide di operare il primo cambio: fuori l’autore del gol, Thiago Ribeiro, visibilmente in debito d’ossigeno, dentro il frizzante Ibarbo. E il Cagliari si riaccende. La mossa di Ficcadenti si rivela azzeccatissima, tanto che il colombiano inizia a collezionare numeri e applausi a scena aperta. Al 16′ Lisuzzo rischia in tuffo di testa una clamorosa autorete, mentre pochi minuti dopo sale in cattedra Nenè che raccoglie palla da Ibarbo sull’out di sinistra, punta Morganella, lo salta e prova a concludere sul primo palo, ma Ujkani è attento e col ginocchio riesce a deviare in angolo. Sugli sviluppi del corner ancora un’occasione con Conti che cicca la volée del possibile raddoppio. Il Cagliari è di nuovo padrone del campo e impone di nuovo il proprio gioco. Di contro gli ospiti non riescono mai a rendersi pericolosi, se non con qualche giocata di Rigoni, il migliore tra i suoi. Ficcadenti inserisce Larrivey per Nenè al 17′ ed El Kabir per Cossu al 37′.
La squadra di Tesser si scopre e il Cagliari mette in mostra i propri velocisti, tanto che al 41′, in seguito a un contropiede mal sfruttato, Conti raccoglie palla al limite destro dell’area e lascia partire un diagonale sul quale interviene con una zampata Joaquin Larrivey che indirizza il pallone nell’angolino sinistro dove Ujkani non arriva. Il Sant’Elia esplode ancora e sprizza entusiasmo da tutti i reparti ma, così come a Roma, non passa nemmeno un minuto e i rossoblù subiscono il 2-1: Morimoto riesce a liberare il sinistro dal limite, Astori mette il piede e la palla si impenna superando un incolpevole Agazzi. Stavolta però l’arbitro non fischia la fine e il Cagliari è costretto a vivere gli ultimi minuti in sofferenza e tensione. Non succede niente però, nonostante i tre minuti di recupero accordati dal quarto uomo. Dopo la vittoria di rimessa contro la Roma il Cagliari si dimostra capace di vincere anche imponendo il proprio gioco e vola al primo posto solitario in classifica in attesa che si completi il turno domani pomeriggio. Per il momento, comunque, Ficcadenti e il Cagliari meritano tutti gli applausi.
[Matteo Sechi – Fonte: www.tuttocagliari.net]