CATANIA – In casa rossazzurra non c’è di sicuro nessuno desideroso di mandarlo al diavolo, anche se l’esperienza di Maxi Lopez al Catania è sul punto di chiudersi già da tanto tempo, forse troppo se consideriamo che la sua militanza è lunga meno di due anni.
PERCHÈ SI
I rossoneri per le note vicende cliniche che hanno investito Antonio Cassano sono dichiaratamente alla ricerca di un alternativa che Maxi può rappresentare a livello numerico ma di certo non per caratteristiche. Il quarto attaccante, oltre Inzaghi, ad Allegri serve per fronteggiare le coppe ma soprattutto i capricci dei muscoli di Pato, visto che il brasiliano salta mediamente la metà delle gare di campionato per infortunio da un paio di anni. Non partirebbe in cima alle gerarchie ma la sua chance l’avrebbe lo stesso per scalarle, una volta realizzato il sogno di approdare nuovamente ad un grande club al problema di giocarci si potrà pensare con più serenità.
Le parole di ieri di Galliani hanno dato la benedizione all’operazione, specificando che qualora ci fossero le condizioni per realizzare il passaggio in prestito sarebbe una delle opzioni che stanno vagliano.
L’ingaggio di Maxi Lopez sarebbe leggero per le casse del Milan, che continua a pagare giustamente il lauto compenso di Cassano, e dato che in nome dell’abbattimento del monte ingaggi si è regalato alla concorrenza uno come Pirlo questo non è un aspetto affatto marginale. Il vice presidente dei rossoneri ha aggiunto alla lista dei candidati per esempio gli attaccanti del Real Madrid, ma questi come chiunque giochi in un top club percepiscono ingaggi fuori dalla logica di questo tipo di operazione. Cassano tornerà e il ha il posto conservato per stessa ammissione del dirigente meneghino. Inoltre per il Catania risparmiare l’ingaggio lordo di metà stagione del suo calciatore più pagato ma un po’ in affanno non sarebbe cosa sgradita.
A Catania ormai nonostante le dichiarazioni di facciata non ha più voglia di restare, e il Catania stesso ha smesso di aspettarlo ad ogni costo. Oggi la squadra ha trovato un suo equilibrio e un modo di giocare poco adatto alle caratteristiche di un Maxi Lopez così e non c’è più la volontà di sacrificare tutto il nome della valorizzazione tecnica di un singolo che comunque non arriva.
Il contratto scade tra poco più di un anno e mezzo, nel prossimo mercato estivo acquirenti e procuratore avranno il coltello dalla parte del manico, un manico chiamato trasferimento a parametro zero. Non è nell’interesse di nessuno arrivare fino a questo, neanche del giocatore che non vedrebbe il campo per troppo tempo a quel punto, quindi meglio trovare una soluzione appena possibile.
PERCHÈ NO
La formula. Non è concepibile che il Catania mandi in prestito al Milan giocatori che non trovano spazio. Maxi Lopez non è un surplus ma al massimo un titolare che siede in panchina. Per accettare un prestito il Catania chiederebbe come minimo due requisiti: onerosità di tale prestito e prolungamento di un anno del contratto di Maxi. Il Milan sembra invece intenzionato a trovare una soluzione transitoria, nonché la disponibilità di Lopez a prolungare il suo vincolo contrattuale col Catania è tutta da verificare. Somiglia molto al caso Terlizzi-Juventus, con la vecchia signora che poi virò su Stendardo in rotta con Delio Rossi pattuendo un diritto di riscatto a dieci milioni che non esercitò mai chiaramente.
È vero che dovesse fare abbastanza bene a quel punto avrebbe una visibilità e un mercato di tutt’altro livello e si raggiungerebbe più facilmente l’obiettivo comune di una vendita appropriata, ma se non trovasse il giusto spazio per esprimersi si sarebbe solo accentuato l’attuale problema.
Maxi Lopez è di gran lunga il calciatore più pagato in rossazzurro, e proprio per questo un patrimonio non più da valorizzare (come Morimoto ad esempio) ma al massimo da capitalizzare immediatamente, ipotesi che non sembra essere contemplata nelle strategie del Milan.
L’eventuale prezzo o diritto di riscatto pattuito col Milan sarebbe in linea con il suo stato di forma da un anno a questa parte, cioè nettamente inferiore a quelle che ancora oggi il Catania ha considerato offerte consone al valore del giocatore. Immaginando che tutto vada per il meglio e Lopez esploda, ci ritroveremmo a cedere per cinque, sei o sette milioni un calciatore che è tornato a valerne almeno il doppio. Nella malaugurata ipotesi invece che non si creino le condizioni per potersi esprimere neanche al Milan avremmo un bel pacco di ritorno con un ragazzo doppiamente amareggiato: se la delusione per un mancato trasferimento in estate alla Fiorentina ha, secondo il direttore Lo Monaco, influito pesantemente sul suo morale e quindi sulle sue prestazioni, cosa provocherebbe una toccata e fuga dal club più titolato al mondo?
[Redazione Mondo Catania – Fonte: www.mondocatania.com]
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