Una tripletta di Totò e un gol di Floro Flores permettono ai bianconeri di demolire 4-0 i giallorossi. Handanovic nel finale para un rigore a Di Michele
Aveva predicato cinismo e concentrazione e il risultato è un 4 a 0 rotondo che non ammette repliche. Mister Guidolin sarà soddisfatto della sua Udinese, che dopo essere inciampata a Catania, si rialza in piedi e lo fa col suo capitano, un Totò di Natale straripante. Da paura, invece, il ruolino di marcia del Lecce in trasferta, condannato da numeri imbarazzanti: zero vittorie, un pareggino, sei sconfitte e ben 19 reti incassate lontano da Via del Mare.
FORMAZIONI OBBLIGATE — Hanno ben poco da inventarsi con le formazioni Guidolin e De Canio. Il tecnico di Castelfranco Veneto, senza Pinzi, Pasquale e Zapata, mette in campo il solito 3-4-1-2, con Coda centrale al posto del colombiano, esterni Isla e Armero, mentre Sanchez si riprende il suo posto di fantasista, alle spalle di Floro Flores e Di Natale, al rientro dopo lo stop di Catania. Gigi De Canio, invece, in emergenza dietro, opta per la conferma in blocco degli undici che mercoledì scorso hanno raggranellato un punticino d’oro con l’Inter. Dentro quindi la difesa a quattro, con Giuliatto ormai nella versione di centrale, mentre Jeda in solitario spera nel supporto Di Michele e negli inserimenti di Olivera.
TRIPLETTA DI TOTO’ — Il primo tempo è tutto nei piedi di uno stratosferico Di Natale, che ogni volta che affonda dalle parti dell’area salentina sembra una lama nel burro. La prima rete arriva dopo appena 10 minuti: il piedino dolce di Sanchez pesca Di Natale, che si allarga leggermente sulla destra, salta Rosati e segna l’1 a 0. L’intesa tra il capitano dell’Udinese e il Niño Maravilla funziona alla grande e il 2 a 0, al 24’, porta lo stesso marchio di fabbrica. Sanchez, ispiratissimo, si produce in una serie di finte, mette la palla in mezzo e Di Natale non sbaglia. Nel frattempo il Lecce non riesce a reagire, suonato dal pugile Di Natale. De Canio cerca allora di dare la scossa ai suoi, con Piatti dentro per Brivio. I padroni di casa, però, continuano a fare male con i passaggi in verticale e il Lecce si sgretola di nuovo, stavolta sull’asse Floro Flores-Di Natale. Il primo spizza di testa per Totò che a due passi trafigge per la terza volta Rosati.
LECCE COLPITO ED AFFONDATO — La ripresa è un monologo bianconero senza interruzioni. E a dirla tutta è un gran bel monologo: il controcampo dell’Udinese è mix di muscoli e velocità, pressione e fantasia. Con Inler e Asamoah in mezzo, un incontenibile Armero e Isla a mangiare le fasce, e il brillantissimo Sanchez alle spalle delle due punte, i friulani offrono spettacolo e sostanza. C’è spazio, poi, sul tabellino anche per Floro Flores che dopo 10 minuti segna, in realtà, in netto fuorigioco, la rete del 4 a 0 su passaggio del colombiano Armero, un pezzo da tenere assolutamente d’occhio. Il Lecce non c’è più, anzi non c’è mai stato. La squadra di De Canio, certo incerottata, si lascia travolgere dall’Udinese e offre la peggiore versione di sé, sbagliando anche un rigore nel finale con Di Michele.
TABELLINO
UDINESE (3-4-1-2): Handanovic; Benatia, Coda, Domizzi; Isla, Inler, Asamoah, Armero; Sanchez; Floro Flores, Di Natale. A disp.: Belardi, Angella, Cuadrado, Badu, Abdi, Denis, Corradi. All.: Guidolin
LECCE (4-3-2-1): Rosati; Rispoli, Giuliatto, Gustavo, Brivio; Vives, Giacomazzi, Mesbah; Olivera, Jeda; Di Michele. A disp.: Benassi, Sini, Donati, Coppola, Munari, Piatti, Ofere,. All.: De Canio
AMMONITI: Olivera (L) 65′.
MARCATORI: Di Natale (U) 10′, 23′, 39′, Floro Flores (U) 55′.
[Redazione Lecce Giallorossa – Fonte: www.leccegiallorossa.net]
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