Discreta Samp e punto prezioso a Cagliari: il match finisce 0-0

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Al Sant’Elia di Cagliari si affrontano due squadre rimaneggiate rispetto a quella che sarebbe la loro formazione tipo. Bisoli è costretto a fare a meno di Conti in mezzo al campo per infortunio e sceglie di tenere inizialmente in panchina il bomer Matri, preferendogli Ragatzu, mentre dalla parte opposta Di Carlo non convoca Cassano (concedendogli un turno di riposo) e inserisce Pozzi dal primo minuto accanto a Pazzini, con Mannini a centrocampo che rileva Semioli.

Inizialmente il ritmo della partita è basso, il guizzo che può permettere di creare occasioni da rete non c’è, nè da una parte nè dall’altra. Dopo due minuti Ziegler è costretto a chiudere su Acquafresca di testa, ma dopo quest’episodio, nemmeno troppo eclatante per la verità, la Samp bene il campo. Guberti è molto attivo, specie in questa fase e, dai suoi piedi, passano tutti i tentativi di sortite offensive della Sampdoria.

Peccato che, dopo la prima metà del primo tempo, il fantasista si veda meno, in quanto sempre con più insistenza si cerca il lancio lungo per sfruttare il fisico di Pozzi e Pazzini in avanti. Al dodicesimo minuto infatti, è proprio una “spizzata” di testa del numero 9 doriano a creare apprensione nell’area di rigore del Cagliari; Agostini in un primo momento sembra indeciso e Dessena cerca di approfittarne inserendosi, ma il terzino cagliaritano è bravo in seconda battuta a sventare la minaccia.

Questo frangente è favorevole agli uomini di Mimmo Di Carlo, che con insistenza si affacciano dalle parti di Agazzi: al quindicesimo ancora Pozzi difende bene palla e favorisce la conclusione da fuori area di Ziegler ribattuta dalla difesa sarda. Tre minuti più tardi è invece Pazzini a concludere verso la porta ancora dopo un’ottima giocata di Nick Pozzi, ma la conclusione di sinistro finisce fuori di un soffio alla sinistra di Agazzi.

Questa è l’occasione migliore di tutto il primo tempo, alla quale seguirà una lunga fase senza attacchi da parte delle due squadre. Partita tirata, che si gioca prevalentemente a centrocampo: Dessena garantisce dinamismo e spesso lotta contro Cossu, Mannini non è a suo agio nel ruolo di interno sinistro e Palombo fatica ad entrare in partita. Dalla parte opposta Biondini combatte da faticatore puro di centrocampo mentre Naingollan commette falli in continuazione e protesta ripetutamente con l’arbitro Pierpaoli.

Sul finire della prima frazione sono i padroni di casa a farsi vedere dalle parti di Curci, prima con Ragatzu che tenta la conclusione da fuori area che termina sul fondo, poi con Acquafresca, che di testa da pochi passi manda alto un cross di Agostini, liberatosi molto bene sulla sinistra.

La ripresa inizia con gli stessi undici che hanno disputato la prima frazione e, la sostanza, purtroppo non cambia. Registriamo una bruttissima entrata al limite dell’area di Agostini su Pazzini, punita dall’arbitro Pierpaoli con il cartellino giallo, ma Ziegler calcia la punizione malamente e Agazzi blocca a terra senza troppe ansie. Poi è il momento delle sostituzioni: Bisoli vuole dare centimetri in avanti ma senza rinunciare alla qualità e soprattutto alle 3 punte. Ecco quindi che Matri entra per Acquafresca, mentre Lazzari prende il posto di Ragatzu sulla sinistra.

Al minuto 58 Pazzini si rende pericoloso di testa su un cross tagliato dalla destra di Guberti, ma la girata diretta verso il “sette” opposto termina alta di poco con Agazzi che controlla. Chi è uscito molto dalla partita della Sampdoria è Nick Pozzi, quasi mai pericoloso nella ripresa, ed ecco che mister Di Carlo lo richiama in panchina inserendo Marilungo. Anche Pedro Obiang (classe ’92) fa il suo ingresso in campo e si sistema interno sinistro di centrocampo rilevando Daniele Mannini.

Pedro si dimostra subito ragazzo interessante; tocca molti palloni, ha un’andatura che a tratti appare piuttosto compassata, ma non sbaglia praticamente mai. Sempre il passaggio giusto, buona visione di gioco e intelligenza tattica. Non bada troppo per il sottile nemmeno quando è chiamato a sbrogliare qualche azione piuttosto pericolosa creata dagli avversari. Una volta capito che può essere un pericolo grazie ai suoi passaggi che favoriscono gli inserimenti dei compagni, Bisoli dice ai suoi di stringere molto sul ragazzo spagnolo, che specie nel finale subisce qualche intervento falloso, non ravvisato da un incerto Pierpaoli.

A dieci dalla fine Pazzini (il migliore tra i blucerchiati) viene imbeccato benissimo da Marilungo e, leggermente spostato a destra rispetto alla porta di Agazzi, tenta di superare con lo “scavetto” il numero 1 rossoblu in uscita, il quale però chiude bene lo specchio e nega il goal al bomber di Pescia. Un vero peccato perchè, con la partita disputata e l’impegno dimostrato, il Pazzo avrebbe meritato sicuramente il goal. Tanto cuore per lui, sacrificio e grinta per difendere su ogni pallone. Purtroppo non può sfruttare i cross, in quanto ne arrivano davvero pochi, per via dello schema di Di Carlo che non prevede il gioco sulle ali. Pazienza, ogni allenatore ha il suo credo e, il 4-3-1-2 ha già permesso alla squadra di mettere in difficoltà parecchie compagini (Juventus e Werder Brema ad esempio), ma con la presenza di due arieti davanti, sarebbe stato bello vedere qualche traversone in più.

Va bene anche così, dopo la brutta sconfitta interna contro il Napoli domenica sera, il pareggio è senz’altro prezioso su un campo ostico come il Sant’Elia. Onore a Bisoli e al suo Cagliari, squadra davvero ostica al quarto risultato utile in quattro partite disputate.

CAGLIARI SAMPDORIA 0 – 0

CAGLIARI (4-3-3): Agazzi; Pisano (77′ Perico), Canini, Astori, Agostini; Biondini, Nainggolan, Cossu; Ragatzu (55′ Matri), Nenè, Acquafresca (55′ Lazzari). All. Bisoli

SAMPDORIA (4-3-1-2): Curci; Zauri, Gastaldello, Lucchini, Ziegler; Dessena, Palombo, Mannini (72′ Pedro); Guberti (89′ Semioli); Pazzini, Pozzi (71′ Marilungo). All. Di Carlo

ARBITRO: Pierpaoli

AMMONITI: Agostini (Cagliari), Lucchini (Sampdoria).

ESPULSI: nessuno.

NOTE: Terreno in non perfette condizioni, Cagliari in tradizionale casacca rossoblu, Sampdoria in completo bianco. Vento assente, temperatura mite. 0′ e 3′ minuti di recupero.

[Stefano Sommariva – Fonte: www.sampdorianews.net]