DKR Dakar Classic Team: finisce il sogno alla Dakar ma il progetto continua

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DKR Dakar Classic Team

Dopo un’ottima prestazione nel Prologo ed una partenza di tappa ai vertici della classifica, un incidente ferma l’equipaggio italiano costringendolo al ritiro. Ma la gara in qualche modo continua, e si pensa già alla prossima edizione

ARABIA SAUDITA – Era partita benissimo la missione araba del DKR Dakar Classic Team, su Toyota HDJ100 nella categoria ‘Dakar Classic’. Al volante Luca Venturi, pilota con molta esperienza di deserti ma alla sua prima competizione al Dakar Rally 2023, ed il navigatore Roberto Musi, classe ’64 che con alle spalle migliaia di chilometri nei deserti, Dakar compresa, sia da navigatore, che da assistenza ufficiale. A fare da Team Manager Matteo Zazzera, Presidente del Team IRD\Squadra Corse, che per due volte ha portato sul tetto del mondo nella categoria criterium biciclette a ‘scatto fisso’, capace di tradurre passione ed esperienza nel settore sport & marketing, a questa nuovissima realtà.

Sono moltissimi i messaggi che DKR Dakar Classic Team ha portato tra le sabbie del deserto Arabico, fra questi quello principale, ovvero la ricerca dello spirito originale della gara, e da qui la scelta della categoria, in contrapposizione con la continua corsa a modernità e tecnologia, poi il grande messaggio dedicato al rispetto per i ciclisti, in particolare al rispetto delle distanze di sicurezza, tema purtroppo mai così attuale come in questi ultimi periodi.

La gara è iniziata benissimo lo scorso 31 dicembre, con una macchina perfetta sulla linea di partenza del Prologo presso il Sea Camp di Yanbu’, pochi km che hanno sin da subito messo in evidenza l’ottimo bilanciamento autovettura – team. Ieri 1° gennaio, sempre da Sea Camp, è partita la prima tappa di 341km, di cui 219 di speciali, ma nelle battute iniziali, in una discesa da duna, interpretata male, ha generato un atterraggio duro che ha visto la Toyota del DKR Dakar Classic Team impattare contro la sabbia, situazione che ha causato la frattura composta di una vertebra lombare per il navigatore Roberto Musi, elitrasportato presso il General Hospital di Yanbu’, non distante dal punto di bivacco, in condizioni giudicate non gravi.

“L’incidente – ha commentato Luca Venturi – è avvenuto dopo 51 km di prova speciale, egregiamente interpretati, entrando nel dune test. Dopo un paio di km sulla sabbia, un passaggio mal interpretato, ha causato un atterraggio piuttosto duro che ha provocato al mio navigatore un gran dolore alla schiena. Una volta assicuratomi delle sue condizioni ed averlo affidato allo staff medico, ho terminato in solitaria la prova, recandomi al bivacco per sistemare i danni causati dall’impatto. Il mio pensiero è tutto per Roberto”.

Da qui il conseguente ritiro dell’auto ufficiale però, che non ferma la missione del team che continuerà come auto di assistenza alla carovana, sino a domenica 15 gennaio, quando con la quattordicesima tappa, Al-Hofuf-Dammam, chiuderà l’edizione 2023 della Dakar Rally. Obiettivo della scelta operata dal team, è quello di fare il pieno del bene più prezioso in quello che si attesta come l’evento sportivo più duro al mondo, ovvero l’esperienza, visto che è già in programma la partecipazione alla prossima edizione.

Il progetto comprende anche una forte attività social, svolta sui canali ufficiali della squadra, altra attività che naturalmente continuerà in maniera costante raccontando lo spaccato più curioso della gara.

Il progetto DKR Dakar Classic Team è stato reso possibile grazie agli sponsor: Toyota, Denso, Sabelt, Pakelo, Gruppo Basic, Kappa, Briko, Superga, IRD Squadra Corse, Enervit, Metalfresa, Agostini Nautica, Rabbit Rally e Fabbrica Fotografica.

“I miei anni di lavoro da team manager nel mondo del ciclismo – ha dichiarato Matteo Zazzera Team Manager DKR Dakar Classic Team – mi hanno insegnato a lavorare prima e soprattutto durante la gara, in una competizione come questa cambia tutto, il primo grande ed essenziale obiettivo è far partire l’auto, poi tutto il resto vive di iperbole difficilmente prevedibili e verso cui si può fare poco. Ci si muove in un ambiente incredibilmente ostile ed imprevedibile. I miei ringraziamenti vanno a tutti gli sponsor, che comunque porteremo fino al traguardo del 15 gennaio, ma soprattutto vorrei fare un augurio speciale a Roberto per una pronta guarigione”.