Dolori cervicali, uso prolungato di telefoni e tablet: rischi e prevenzione

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dolori cervicali

Il report State of mobile 2023 di data.ai svela che il tempo passato sui nostri dispositivi è in continuo aumento e quello medio trascorso con il capo chino su telefoni e tablet ha raggiunto le 5 ore al giorno

I nostri telefoni e tablet sono diventati appendici di noi stessi, il report State of mobile 2023 di data.ai svela che il tempo passato sui nostri dispositivi è in continuo aumento e quello medio trascorso con il capo chino su telefoni e tablet ha raggiunto le 5 ore al giorno. Quali rischi corriamo e come evitarli lo spiega il Dottore in Chiropratica Joseph Luraschi.

“Per mantenere il capo in posizione eretta il nostro corpo attiva moltissimi muscoli, infatti non tutti sanno che il suo peso in posizione neutrale ci si aggira intorno ai 5 kg di pressione esercitata sulle articolazioni cervicali- dice il Dottore Luraschi-. Ma quando chiniamo il capo in avanti per usare il cellulare, il tablet, il pc o giocare con i videogames, le cose cambiano: solo ad un lieve inclinazione di 15° della testa la pressione esercitata supera i 12 kg, quando siamo particolarmente inclinati oltre i 30°,come quando siamo in piedi e teniamo il device tra le mani poste in basso, le forze superano i 20 kg. In questi casi si verifica quella che in gergo viene chiamata ‘Text neck’, ovvero una condizione non fisiologica del rachide cervicale che viene sottoposto ad un sovraccarico eccessivo e ad uno stress ripetuto durante la quale la testa è chinata in avanti e protesa verso il basso”.

A cosa è dovuto il dolore? Cosa avviene a livello “meccanico”?

“I dischi intervertebrali vengono sottoposti ad uno stress meccanico e la stessa cosa vale per le varie parti che compongono i punti di articolazione tra una vertebra e l’altra. In più i muscoli limitrofi, specialmente nel comparto posteriore, rimangono in tensione troppo a lungo e in posizioni biomeccanicamente sconvenienti, l’effetto peggiore però è a carico del midollo spinale, che è parte del sistema nervoso centrale, ‘tirato’ in modo anomalo per troppo tempo si corre il rischio di creare delle tensioni eccessive”.

Quali rischi si corrono?

“Si rischia di porre le basi per fenomeni degenerativi precoci del rachide cervicale, di alterare la curva cervicale normalmente presente fino a farla addirittura invertire. Soprattutto si creano quelle che in Chiropratica vengono chiamate sublussazioni vertebrali: una sofferenza che si manifesta in disallineamenti e malfunzionamenti nelle articolazioni scheletriche con effetti sul sistema nervoso. Nei giovani questo ha un effetto più importante perché sono ancora nella fase di crescita ossea e di sviluppo. Il text neck può generare in disturbi della colonna vertebrale cronici e ricorrenti che vanno poi ad inficiare la qualità di vita della persona, ponendo le basi di problemi degenerativi artrosici”.

Trattamento? Prevenzione?

“Elevare i device ad una maggiore altezza è la prima cosa da ricordare, almeno ad altezza spalle anche se l’ideale è altezza occhi. Qui la Chiropratica gioca un ruolo determinante, perché l’aggiustamento vertebrale chiropratico, pratica esclusiva del Dottore Chiropratico laureato secondo gli standards internazionali, è estremamente efficace del ridurre le sublussazioni vertebrali causate dal text neck e perché questa figura professionale è altamente specializzata nel gestire e trattare disturbi della colonna vertebrale e del sistema nervoso centrale che ne è racchiuso al suo interno”.