“La gara con il Napoli? Importante, ma non decisiva per il campionato”
Battere il Napoli. È questo l’obiettivo dell’Udinese, domenica, nel match interno con i partenopei. Ma per Maurizio Domizzi i friulani cercheranno la vittoria non tanto perché la gara del “Friuli” potrebbe trasformarsi in una svolta del campionato bianconero, quanto perché cogliere “lo scalpo azzurro” garantirebbe non soltanto tre punti importanti in classifica, ma anche una bella soddisfazione per la squadra e l’ambiente Udinese.
“Siamo in un periodo del campionato troppo equilibrato – ha detto il difensore romano ex di turno – per parlare di partite decisive o di chiavi di volta di una stagione. Ma certamente quella con il Napoli è una gara importante sia perché loro sono una grande squadra sia perché stanno attraversando un ottimo stato di forma. La formazione di Mazzarri, quest’anno, è anche più pericolosa della passata stagione perché in trasferta è migliorata parecchio e, a parte a Roma con la Lazio, non ha mai perso. Dovremo essere bravi a prendere loro le contromisure adatte e a regalare alla nostra gente una grande soddisfazione personale”.
Il curriculum personale di Maurzio Domizzi, tra l’altro, parla di un giocatore che nella sua avventura professionale ha trascorso due anni ricchi di soddisfazioni a Napoli prima di trasferirsi in Friuli. “E’ sempre una gara particolare – ha spiegato – e che non vedo l’ora di giocare. All’ombra del Vesuvio ho trascorso due stagioni importantissime e in cuor mio serbo ricordi davvero piacevoli come la promozione in A festeggiata al San Paolo. Ma vi assicuro che l’emozione terminerà al fischio d’inizio perché giocheremo tutti con il coltello tra i denti per vincere. Differenze tra Udine e Napoli? Si dice spesso che il clima friulano sia freddo, ma non è assolutamente vero. Viviamo in una città di 100 mila abitanti e abbiamo sempre una media, allo stadio, di 15 mila spettatori che non è affatto da disdegnare. E poi, onestamente, Napoli non si può paragonare a nessun altro posto al mondo. Ve lo dice un romano: l’ambiente partenopeo è unico, in ogni sfumatura del termine”.
Non si sbilancia, infine, il difensore bianconero quando gli si chiedono gli obiettivi di questa Udinese. “E’ davvero dura dire dove possiamo arrivare in questo momento – ha concluso -. Ma non lo dico tanto per fare retorica, ma perché questa è la realtà di un campionato equilibrato come non si vedeva da anni. Nessuno, ad inizio stagione, ci ha chiesto obiettivi particolari, se non ovviamente quello della permanenza in serie A e di una crescita collettiva di squadra. Crescita che, secondo me, stiamo ottenendo e in quest’ottica è stato fondamentale il lavoro del mister. La sua esperienza ci è servita tantissimo per superare il momento no delle quattro sconfitte consecutive e i frutti, con il passare delle settimane, si stanno vedendo. Non lo dico per piaggeria, ma per convinzione reale e condivisa da tutti i miei compagni”.
[Sito Ufficiale Udinese Calcio – Fonte: www.udinese.it]
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