Alla ripresa degli allenamenti mister Donadoni è chiamato a fare una nuova analisi del ko dell’Olimpico. “Le sconfitte a volte servono – spiega alla stampa – fanno capire gli sbagli commessi e ci devono aiutare a riprendere quell’ atteggiamento che prima di domenica era stato certo più positivo sotto il profilo dell’intensità. A Roma potevamo fare meglio ma questa consapevolezza ci deve aiutare a ripartire”. Sabato c’è la sfida con il Genoa a Marassi: “Troviamo una squadra vogliosa di riscatto, ma anche il Parma ha voglia di riscattare il risultato negativo. Dal punto delle motivazioni dunque siamo alla pari. Rispetto a domenica dobbiamo dimostrare qualcosa di diverso sotto l’aspetto della volontà.
Dobbiamo acquisire la capacità di andare su tutti i campi a giocarci le nostre carte. Invece manca ancora dal lato mentale, il più difficile da allenare ma che ha un peso enorme, questa convinzione. Tutti insieme dobbiamo lavorare allora per progredire in questo senso”.
Rimpianti per la non convocazione di Floccari? “Ci sono giocatori alla pari con lui. Metterla su questo piano sminuisce il valore degli altri giocatori. L’ho fatto riposare perché nelle partite precedenti aveva speso tanto ed era giusto farlo rifiatare. Rimanendo nel campo dei se e dei ma è vero tutto e il contrario di tutto. Magari se l’avessi fatto giocare e non fosse risultato nelle condizioni ottimali si sarebbe obiettato che sarebbe stato meglio far giocar qualcuno altro, no? E se un domani Floccari non fosse disponibile? Devo far giocare gli altri, li ritengo all’altezza. Mi spiace che Palladino si sia fatto male, era partito bene. Nessuno discute il valore di Floccari e il suo peso nel Parma ma non è corretto sminuire gli altri protagonisti”.
Manca un bomber in questa squadra? “È indubbio che quello del gol è un limite che abbiamo palesato. Sono convinto che per squadre come il Parma però sia complicato ricercare bomber da 10-15 gol. E’ più giusto partire da un giocatore che magari ha meno prerogative in termini numerici e formarlo fino a portarlo ad avere prospettive importanti. Chiaro che un attaccante da doppia cifra farebbe comodo, a me come a tutti. Ora dobbiamo essere bravi noi a rendere protagonisti più giocatori. I centrocampisti per esempio: Mariga, Morrone, Valdes, al tiro devono andare di più, ma anche gli esterni. Devono acquisire questa convinzione e propensione”.
Contro Juve e Roma regalato il primo tempo? “Con la Juve non direi, con la Roma siamo scesi in campo troppo remissivi e ci siamo adeguati al loro ritmo, uno sbaglio che non potevamo permetterci di fare. Credo – conclude mister Donadoni – che il Parma non possa e non debba pensare di essere inferiore dal punto di vista dell’aggressività e della determinazione a squadre come Roma, Juve e Milan. Poi magari il tasso tecnico è un altro…Bisogna insomma uscire dal retaggio del “dobbiamo salvarci”, ma pensare più in grande senza con ciò voler essere presuntuosi. Se abbiam fatto in un certo modo con la Juve lo possiamo fare sempre. Non pensare, anche inconsciamente, contro le grandi a gestirsi e a contenere, per cominciare ad aggredire solo dopo magari aver preso un gol. Bisogna farlo subito, dall’inizio, magari rischiando, se si vuole far male all’avversario”.
[Sito Ufficiale Fc Parma – Fonte: www.fcparma.com]