MILANO – Roberto Donadoni, allenatore dello Shenzhen, ha rilasciato un’intervista ai microfoni di Radio Anch’io Sport. Queste le sue parole a cominciare dalla situazione in Cina: “Siamo tutti con le mascherine quando siamo all’aperto. La vita è tornata come prima. In totale libertà nonostante i controlli nei locali e nei market. Per il resto si è abbastanza liberi. Ora non abbiamo ancora un programma certo. Noi ci stiamo allenando come tutte le squadre nel nostro centro sportivo in assoluta libertà. Si dice anche che le prime gare potrebbero essere anche senza pubblico. Ma sono tutte ipotesi, ancora non sappiamo neppure le date. Sicuramente è una situazione surreale”.
Sulla ripresa della Serie A ha dichiarato: “Giocare entro l’estate? Onestamente non lo so. Non vivendo in prima persona la situazione non saprei. Credo che possa essere possibile, ma molto dipende da noi. Dalla nostra capacità di gestire le cose. Con rispetto, educazione e attenzione. Se non saremo superficiali si potrà ripartire. Ma dipende davvero dal grado di educazione. La Cina, in questo, credo abbia data un buon insegnamento. Le squadre e gli allenamenti in gruppi? Può essere una soluzione. Ma dipende, come ho detto prima, al grado di attenzione. Può essere un inizio per tornare alla normalità. Se ci saranno cambiamenti? Penso di sì. Credo ci sarà un ridimensionamento. Si dovrà pensare non solo al portafogli. Le cose non potranno andare come prima. Bisognerà davvero rivedere tante cose”.
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