Chievo che forse con noi si è un po’ intimorito e ad un certo punto è stato molto abbottonato. Credo che questo sia anche il frutto di quel che i ragazzi del Parma stanno facendo ed è ovvio che quando una squadra tira indietro il baricentro e chiude gli spazi diventa tutto più difficile. Siamo andati in avanti due o tre volte bene, poi però siamo stati un po’ inconcludenti in fase terminale. E qui ci vuole quella rabbia che fa la differenza, anche nell’andare a cercare il tiro da fuori, così come è successo con Cassano che ha fatto gol e con Lucarelli che ha fatto un tiro ed è andato a segno. Bisogna provarci, e non solo perchè si è attaccanti o giocatori più preposti a farlo. Lo devono fare anche i difensori. Questa convinzione alla fine come ho già detto fa la differenza e dobbiamo averla ancora di più”. Alla vigilia della partita mister Donadoni faceva presente come con il calciomercato aperto spesso si sia costretti a farsi guidare dalla contingenza delle partite e dei risultati che arrivano di volta in volta. Non è quindi – chiedono i colleghi della carta stampata durante la sua conferenza – che dopo quest’altro risultato positivo si possa anche dire che il Parma può fare un mercato diverso dalle altre volte?
“Il Parma – risponde mister Donadoni a chi gli pone la domanda – credo che farà il mercato che gli permetterà di stare tranquillo. Sappiamo che questi sono momenti complicati. Al di fuori si sentono tante belle parole, ma poi chi tira fuori i soldi è uno. Lo dico con assoluta serenità. Dal punto di vista egoistico da allenatore è chiaro che vorrei avere i migliori giocatori sempre, è fuor di dubbio. Ma bisogna anche essere equilibrati e saper capire le esigenze”. Cassano e Amauri schierati insieme nel tridente nel primo tempo: “Sapevo che con Antonio schierato in quella posizione qualcosa in termini di ripartenza agli avversari avremmo concesso, ma se si fanno i movimenti e Cassano riceve bene palla, diventano davvero dolori per gli avversari. E infatti il gol è nato da una situazione di questo tipo. E’ chiaro che per cambiare ci vogliono certi accorgimenti. Per assimilare questi accorgimenti ci vuole anche tempo e il tempo comporta anche qualche rischio”. Sull’intesa tra i due attaccanti: “Sono due giocatori di assoluto livello, parlano un tipo di linguaggio simile. Pensare ad una convivenza difficile vuol dire che loro due non la vogliono, perchè se la vogliono, possono coesistere benissimo perchè hanno esperienza, qualità tecniche, morali e caratteriali importanti. Dipende solo da loro”. Guardando il filotto positivo e la classifica, la tentazione di volare alto sulle ali dell’entusiasmo è forte: ” Quel che dobbiamo fare ora è andare avanti insieme, remare dalla stessa parte e stare con i piedi piantati per terra perchè già domenica ci aspetta una gara che non sarà certo facile”.
[Sito Ufficiale Fc Parma – Fonte: www.fcparma.com]
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