Dopo Napoli come dopo Genova. La sconfitta di domenica, le polemiche giornalistiche che sono tornate a investire il mondo arbitrale dopo le dichiarazioni del presidente dell’Aia Nicchi, le proteste annunciate dai tifosi al Tardini prima della gara con la Fiorentina. Niente smuove mister Donadoni dalla linea di pensiero e di condotta esposta già a Marassi. Anzi, l’allenatore crociato si mostra ancor più convinto di prima: “Gli avvenimenti di questi giorni non cambiano nulla per me. Domenica il silenzio stampa è stata la scelta più opportuna. Dire o non dire, c’era comunque il rischio di essere travisati. Il nostro presidente ha fatto lui un discorso sensato e intelligente. Non pretendiamo nulla di più di ciò che è lecito aspettarsi. È giusto che ci sia equità di considerazione, e non intendo in senso di giudizio arbitrale. Stiamo cercando di tenere un certo tipo di condotta che a mio avviso è impossibile equivocare. Andiamo avanti cosi. Condivido quel che ha detto Ghirardi, nelle sue parola ci sono logica e buon senso”.
La gara con la Fiorentina rischia di essere giocata in un clima pesante, anche per le annunciate contestazioni dei tifosi gialloblù: “Come ripeto sempre ai miei ragazzi, noi abbiamo solo la possibilità conquistarci punti sul campo. In questo senso ci sta che dobbiamo migliorare visto che contro il Napoli abbiamo creato 4 o 5 occasione da rete e non le abbiamo concretizzate. Dobbiamo essere bravi e non crearci alibi. Gli alibi sono per i perdenti. Domenica abbiamo fatto un’ottima prestazione che è ulteriormente migliorabile in dettagli che alla fine possono cambiare l’inerzia della gara. Se avessimo fatto uno o due gol in più le cose sarebbero state meno chiaccherate. Possiamo e dobbiamo migliorare. Il resto sono chiacchiere. Ci aspetta la Fiorentina, squadra tosta. Arriva dalla vittoria con il Cesena, vorrà dare continuità. Per quel che ci riguarda siamo alla ricerca di tre punti per noi importantissimi, la classifica non ci permette di considerarli diversamente. Saranno novanta minuti in cui non si dovranno disperdere energie e avere la massima convinzione. Per quel che riguarda le condizioni del gruppo oggi è giornata focale per le valutazioni di tipo strettamente fisico. Voglio in campo giocatori che stiano bene. Anche chi è subentrato domenica si è ben comportato. Questo dimostra che anche loro possono essere protagonisti dall’inizio e che la squadra è in salute”. Ma il tema arbitrale rimane predominante su quello dell’emergenza numerica: “Mister, è convinto che la sua linea pagherà? – viene chiesto a Donadoni”.
“Sono davvero stufo – risponde l’allenatore crociato di questo tipo di discorsi. Perché comportarsi normalmente, in modo corretto onesto deve risultare controproducente? Se cosi fosse vorrebbe dire stravolgere la logica del mondo. Sono anche stanco di cose del tipo “meglio fare polemica”. Sono nauseato davvero, non voglio passare per il perbenista di turno. Mi piace pensarla cosi e basta. Come mi piace che la mia squadra pensi solo a cio che deve fare sul campo”. Infine una domanda sulla designazione di Rizzzoli: “L’arbitro non è mai stata una cosa che mi preoccupi. Quando ero ct a Coverciano chiesi scusa a molti perché non riuscivo ad associare un nome ai volti. Considero l’arbitro una pedina importante in un contesto importante. Ho sempre creduto che chiunque venga designato cerchi di arbitrare in maniera perfetta, precisa e con grande professionalità. Che ci sia Rizzoli mi fa felice ma il mio atteggiamento sarebbe stato lo stesso anche con un altro”.
[Sito Ufficiale Fc Parma – Fonte: www.fcparma.com]