“Forse – commenta Donadoni – non c’e’ nemmeno bisogno di dire nulla. I ragazzi già hanno vissuto sulla loro pelle queste situazioni, sanno cosa significa preparare una gara come quella di domani. Dovranno ricreare quelle situazioni che ci hanno permesso di fare bene fino qui. Maturità è anche questo. La consapevolezza e la coscienza acquisite finora devono essere incrementate ulteriormente. Dare qualcosa per scontato sarebbe il primo errore. E noi non dobbiamo commetterlo”. Il bilancio sportivo lo si farà solo alla fine, quello umano invece l’allenatore crociato lo traccia già senza alcuna incertezza: È sicuramente ottimo. Mi soffermo su questo aspetto con più facilità e soddisfazione. Qui a Parma c’è un gruppo sano. Certo, è facile parlare con 50 punti in classifica, ma l’avrei detto comunque, indipendentemente dal piazzamento attuale. Un gruppo omogeneo – con qualcuno che può essere un po’ al di sopra o un po’ al di sotto della linea guida ed e’ bello rendersi conto che, quando qualcuno eccede, in un senso o nell’altro, il gruppo riporta tutto nei ranghi, regolandosi in modo autonomo. Questo permette di risparmiare tempo e lavorare nel migliore dei modi”. In un’intervista al mister sulla Gazzetta dello Sport di oggi si legge un paragone Parma-Ajax…
“Un pò imbeccato” – sorride Donadoni, che spiega: “Parma è una piazza ambita e che va vissuta dai giovani come una possibilità per crescere e diventare importanti. Il paragone con l’Ajax può essere presuntuoso, come quando si voglia accostare il gioco di alcune squadre a quello del Barcellona. Spesso si tratta di discorsi da bar, ma in questo caso tenderei a dire che bisogna capire quali sono le potenzialità di ciascun ambiente e Parma ha una sua dimensione, quella appunto di poter dar spazio e far crescere i giovani, che va sfruttata al massimo”. Sull’episodio di Firenze che ha visto coinvolto Delio Rossi Donadoni commenta:
Gli allenatori non sono sempre i primi e i soli a pagare, però succede spesso che paghino. C’è molto qualunquismo in generale. Bisognerebbe conoscere a fondo la situazione prima di parlare, altrimenti sono d’accordo con Leonardi. E’ meglio restare zitti e non fare commenti. Siamo tutti “saputelli”, poi quando ci si casca si trovano mille alibi. Lo stesso Rossi ha detto che il suo è stato un gesto che non andava fatto. Io personalmente non conosco la realtà di Firenze, lo spogliatoio. Dovremmo ridimensionarci, tutto. Non cavalcare gli eventi per trarne scoop o fare del gossip. Dico questo rivolgendomi a tutti. Non solo allenatori e giocatori. E’ compito di tutti, dirigenti, addetti ai lavori, stampa dare un esempio diverso. Infine sulla condizione fisica del Parma, parsa davvero eccellente in questo finale di stagione: “Sarebbe troppo facile dire che Donadoni e il suo staff sono stati perfetti. Ma chi c’era prima di noi ha fatto parte del lavoro e questa parte va riconosciuta”
[Sito Ufficiale Fc Parma – Fonte: www.fcparma.com]