Prima della ripresa degli allenamenti è stato mister Donadoni ad incontrare i giornalisti nella sala stampa del centro sportivo di Collecchio per fare il punto dopo la convincente vittoria contro il Cagliari e alla vigilia della trasferta a Bologna, ultima partita del 2012: “Le due sconfitte con Lazio e Atalanta erano legate soprattutto a episodi non gestiti nel migliore dei modi da parte nostra, pur non demeritando o essendo inferiori all’avversario. Domenica abbiamo fatto qualcosa in più, pur partendo con un gol di svantaggio. C’è da dire che prima del gol subito la squadra si era comunque espressa bene costringendo l’avversario in 2-3 occasioni a difendersi. Direi che sono abbastanza soddisfatto, anche se forse da parte di qualcuno nel primo tempo la lettura non è stata quella prevista, ma anche nei primi 45′ il Parma ha fatto una buona gara cercando di andare in vantaggio. La reazione è stata importante e il risultato acquisito assolutamente meritato”.
Sabato la sfida a distanza con Stefano Pioli, suo predecessore sulla panchina crociata:”Lo conosco come persona, ritengo che sia prima di tutto una persona squisita. Come tecnico non sta a me giudicarlo, ma credo parlino per lui i risultati che sta raggiungendo. Rientra nella schiera delle persone che sono un esempio positivo nel nostro mondo”. In campo, invece, il Parma si troverà di fronte un Bologna “che ha dimostrato domenica contro il Napoli di avere birra, voglia, determinazione. Sarà una partita molto difficile, complicata, dove vorranno fare risultato pieno per scalare la classifica. Ma questo vale anche per il Parma. Noi dobbiamo andare convinti di fare un risultato positivo. Questa deve essere la mentalità di una squadra che non si accontenta, che non pensa che quanto fatto col Cagliari possa essere sufficiente. Se facessimo così sarebbe un altro passo indietro, e sono stanco di fare passi indietro”.
Negli ultimi giorni i fari sono stati puntati su Ishak Belfodil dopo la doppietta segnata domenica. Due gol che, comunque, non gli garantiscono la conferma nella “sua” Bologna: “Non ragiono in termini di gol. Quello che Belfodil traduce nella gara in termini di allenamenti settimanali mi fa decidere se sarà in campo o meno. Se non ragionassi in questo modo sarei non corretto prima di tutto nei confronti di tutti i giocatori. Se loro durante la settimana mi trasmettono sensazioni positive allora faccio determinate considerazioni. Belfodil ha vent’anni e a quest’età non può pensare di sapere già tutto. E’ difficile pensarlo anche a 35 anni. Lui deve capire che se si allena e ha l’ambizione e la volontà ogni giorno di metterci qualcosa in più, allora ne trarrà benefici lui in primis e di conseguenza il Parma. Se crede che i due gol di domenica lo mettano al sicuro da scelte diverse, sbaglia di grosso”.
La vittoria contro il Cagliari non fa fare voli pindarici a Donadoni: “Non sogniamo niente. Dobbiamo avere equilibrio ed elasticità mentale per mantenere i piedi per terra e fare valutazioni consone alla realtà del Parma. Piedi ben piantati per terra perché domenica abbiamo una partita molto delicata che per me rappresenta un test fondamentale, anche nella valutazione di quello che sarà il mercato di gennaio. Non servono rinforzi, ma prestazioni che mi diano certezze. Se sabato ci sarà un atteggiamento giusto allora non ci sarà bisogno di ragionare in termini di mercato, nè in entrata nè in uscita. Se invece l’atteggiamento sarà superficiale, con la coscienza che quanto si è fatto fino ad oggi possa bastare, allora farò con la società delle valutazioni diverse”.
[Sito Ufficiale Fc Parma – Fonte: www.fcparma.com]
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