Quando inizia la conferenza di mister Donadoni, alle 10.30 circa, la squadra ha da poco terminato “il pranzo” nella club house gialloblu. “Nulla di speciale – commenta l’allenatore – stiamo preparando anche in termini logistici la performance di domani. Considerate ormai le volte che abbiamo giocato alle 12.30 non vedo grossa difficoltà per l’orario e poi in fondo, in tal senso, si combatte sempre ad armi pari. Aggiungerei che vista la stagione a quell’ora si gioca con temperature che possono dare un aiuto in più. Chiaramente è un fattore che dobbiamo utilizzare a nostro favore piuttosto che a nostro sfavore”. Sul Genoa, che arriva al Tardini reduce dalla vittoria sulla Lazio: “Troviamo un avversario affamato di punti, che ha rinnovato molto la sua rosa e noi vogliamo cogliere un risultato positivo che sia anche però abbinato ad una prestazione di spessore”. Nulla viene svelato sulla probabile formazione: “Ho ancora qualche dubbio, ma l’importante per noi – sottolinea mister Donadoni – è entrare in campo con uno spirito combattivo. Dobbiamo ritrovare concentrazione e atteggiamenti che abbiamo un po’ perso ultimamente e la cui mancanza si è rivelata determinante. Oltretutto incontriamo il Genoa che è una squadra molto compatta, chiusa e abile a sfrutta ripartenze e gioco aereo. Noi dovremo essere bravi a stare corti e a non concedere loro palle tra le linee e occasioni per ripartire con i giocatori più veloci”. Oltre all’arrivo di Ballardini ci sono stati anche diversi nuovi inserimenti. “Questo cambia meccanismi tecnici oltre che mentali. Il Genoa ha bisogno di “far classifica” e una reazione, al di là del cambio in panchina, ci deve essere per forza se si vuole risalire la china.
Quindi aspettiamo una squadra molto compatta, determinata, attenta, votata al sacrificio. Per noi quella di domani è una tappa, al di la della prestazione di Firenze, che ha un risvolto importante visto che veniamo da due sconfitte. Non si deve però commettere l’errore di pensare a tutti i costi ai tre punti, la cosa fondamentale è pensare alla prestazione. Dobbiamo avere la pazienza giusta, essere bravi anche nel muoverci senza palla e a proporci continuamente in chiave offensiva con tutta la squadra”. Il Parma non avrà gli squalificati Marchionni e Rosi. Tra i pali mancherà Mirante operato in settimana per una lesione al menisco mediale, Santacroce riprenderà ad allenarsi con il gruppo solo alla rifinitura di oggi. Quali sono allora le alternative agli assenti e le condizioni di chi sta recuperando? “Mariga è a buon punto, non è al top. E’ un giocatore comunque su cui faccio affidamento. Ninis ha lavorato bene, è un’alternativa, ma nell’ultima seduta voglio valutare bene le condizioni di tutti perché non voglio trovarmi poi a fare cambi obbligati. Dal punto di vista tattico non ho particolari problemi in virtù di chi può giocare, ho elementi duttili in grado di fare entrambi i moduli che abbiamo utilizzato più spesso”. Nella sfortuna che il Parma ha avuto dal punto di vista degli infortuni c’è anche una nota lieta, il ritorno al lavoro sul campo di Daniele Galloppa: “Sì – spiega l’allenatore crociato – è tornato ad allenarsi con il gruppo, ha grande volontà. Ci sono però tempi fisiologici, ci vuole la giusta cautela e bisogna tenerlo un po’ a freno. Accelerare un suo recupero sarebbe da pazzi viste le conseguenze che potrebbero esserci. Comunque nel giro di un mese credo che potrà allenarsi con la squadra al 100%. Per quel che riguarda invece Antonio, ha avuto un intervento meno invasivo del previsto e penso che tra due-tre settimane possa essere a disposizione. Relativamente alla partita c’è Pavarini che quando è stato chiamato in causa ha sempre risposto in modo positivo ma anche Bajza che secondo me ha grandi capacità e credo davvero potrebbe essere il futuro del Parma”.
[Sito Ufficiale Fc Parma – Fonte: www.fcparma.com]