La Roma perde anche a Brescia tornando a casa con zero punti, un espulso (Mexes) e tante recriminazioni per un arbitraggio non all’altezza. Non all’altezza tanto nei semplici falli da gioco quanto negli episodi importanti che hanno determinato l’incontro. Ad una Roma in difficoltà di gioco, di idee e di fortuna, mancava solamente un arbitraggio come quello di stasera per chiudere il cerchio. Curioso il modo con cui il signor Russo di Avellino ha ignorato per tutta la gara Marco Borriello, con l’ex milanista esaurito dall’estenuante serie di falli subìti e non ravvisati dall’arbitro.
Priva di molti assenti (Totti e De Rossi su tutti), la squadra di Ranieri si è presentata al Rigamonti con il 4-2-3-1 con Rosi e Cassetti sulle fasce e la coppia Juan-Mexes in mezzo. A centrocampo, Brighi si è posizionato accanto a Pizarro mentre Menez, Perrotta e Vucinic hanno giocato dietro a Marco Borriello, come al solito tra i migliori. Brutta la prestazione del montenegrino, al rientro dall’infortunio patito in Nazionale.
Vucinic è parso abulico e mai nel vivo del gioco, accentrandosi troppo e aiutando poco in fase difensiva. Dall’altra parte, Menez ha avuto qualche buono spunto, dando l’impressione di essere tra i pochi a saltare l’uomo e a poter creare qualcosa.
Il francese è poi uscito tra primo e secondo tempo per far spazio ad Adriano. La mossa della disperazione è arrivata al quarto d’ora della ripresa, quando Ranieri ha buttato dentro anche Baptista per Vucinic. Potendo gestire una situazione di vantaggio, il Brescia si è chiuso molto bene dietro concedendo alla Roma solo qualche tiro da fuori, con Borriello bravo in mischia a siglare
il gol della bandiera. L’ex attaccante del Milan ha recriminato per almeno 3 interventi sospetti, nei suoi confronti, in area bresciana. Nella ripresa è apparso addirittura netto il fallo di mano di un bresciano nella propria area di rigore, con Russo indifferente di fronte alle vibranti proteste della Roma.Poco prima, lo stesso Russo aveva assegnato un calcio di rigore alla formazione locale per un fallo di Mexes, forse sulla linea dell’area. Il difensore della Nazionale transalpina tra l’altro sembra prendere il pallone. Espulso il francese per doppia ammonizione, i giallorossi sono rimasti in dieci tirando fuori tutta la rabbia accumulata.
Ne è venuta fuori una partita dettata con confusione dalla Roma, con il Brescia tutto rintanato nella propria metà campo fino al fischio finale. Non ne va bene una ai giallorossi: poiché i capitolini avevano finito le sostituzioni, negli ultimi minuti Julio Sergio è stato costretto a rimanere in campo nonostante l’infortunio alla caviglia destra. Il brasiliano tiene duro con le lacrime agli occhi per il dolore fino alla fine.
[Alessandro Carducci – Fonte: www.vocegiallorossa.it]