AGGIORNAMENTO INFERMERIA – L’imprevisto che complica tutto, proprio in chiusura di amichevole. Il protagonista in questione è Stephan Lichtsteiner, che nel corso del test andato in scena questo pomeriggio contro i giovani di Alberto Bollini, è stato costretto a sospendere la seduta dopo aver riportato un trauma contusivo-distorsivo alla caviglia sinistra. L’entità del danno verrà valutata nel corso della mattina di oggi, quando l’esterno elvetico si sottoporrà agli accertamenti del caso, ma è inevitabile che a meno di 72 ore dall’incontro con la Sampdoria scatti l’allarme.
Il quadro clinico del numero 2 di Reja sarà più chiaro oggi, ma nel frattempo entrano in corsa per una maglia da titolare Cavanda e Stendardo. Nel caso in cui venisse scelto il giovane belga-angolano, che oggi è stato schierato proprio sulla destra come vice-Lichtsteiner, non varierebbe l’assetto del quartetto difensivo, che continuerebbe a vedere la presenza al centro di Diakitè e Dias, con Radu a sinistra. Cavanda ha già ben figurato nel ruolo di terzino destro con il Milan, quando dopo un avvio difficile riuscì a limitare egregiamente Ronaldinho.
Nel caso in cui, invece, Reja fosse costretto ad optare per la soluzione Stendardo, sarebbe inevitabile il decentramento sulla corsie di destra di Diakitè, che in questa stagione ha già preso il posto dello svizzero a Cesena. Un guaio in più per Reja, che deve già fronteggiare la squalifica di Biava.
AMICHEVOLE CON LA PRIMAVERA CONFERMA LE SCELTE DI REJA:
FORMELLO – La Primavera conferma le scelte di Reja. A meno di contrattempi dell’ultima ora, la Lazio che domenica sarà chiamata a rilanciarsi contro la Sampdoria dell’ex Macheda è già fatta. Nessuna sorpresa, nessuna variazione rispetto alle indicazione dei primi giorni della settimana e soprattutto nessuna possibilità di cedere alla tentazione del turn-over, malgrado un calendario serrato, che porterà gli uomini di Reja a scendere in campo sei volte nell’arco di 21 giorni (7 in caso di passaggio del turno di Coppa Italia).
CONFERMA DIAKITE’, TORNA RADU – Le defezioni di Matuzalem e Rocchi (proseguono le cure) depotenziano di fatto il panorama delle secondo linee a disposizione del tecnico goriziano, che tra 72 ore si affiderà ai nove undicesimi della formazione che contro il Lecce ha deluso per prestazione e risultato. Le uniche due variazioni si concentreranno al centro della difesa, dove non ci sarà lo squalificato Biava, ma tornerà Andrè Dias. Oggi è arrivata l’ennesima conferma: al fianco dell’ex centrale del San Paolo Reja ha scelto Mobido Diakitè, considerato per caratteristiche l’alternativa naturale all’ex genoano. Il brasiliano ed il francese insieme per la prima volta dal primo minuto in questa stagione: sono stati testati nell’esercitazioni difensive di mercoledì e sono stati riproposti ieri nel test in famiglia, al quale ha regolarmente partecipato anche Stefan Radu. Il rumeno ha già smaltito lo stato influenzale che l’aveva costretto ai box nella seconda seduta di mercoledì ed ha ripreso regolarmente il suo posto sulla fascia sinistra difensiva. A destra fluidificherà come di consueto Lichtsteiner, mentre Stendardo troverà posto in panchina.
GARRIDO QUASI PRONTO – Probabilmente al suo fianco ancora non potrà esserci Garrido, che può comunque sorridere per aver clinicamente superato l’infiammazione al tendine d’Achille, che l’aveva fermato nuovamente alla vigilia della trasferta di Torino con la Juventus. Il basco sta meglio, nella giornata di mercoledì era tornato ad allenarsi regolarmente con il gruppo ed ieri ha disputato il secondo tempo della partitella completando un quartetto formato da Cavanda, Biava e Stendardo. Il recupero è confermato, ma è difficile pensare ad una sua convocazione già a partite dalla gara con i blucerchiati: necessiterà di qualche altro giorno di allenamento per completare un ricondizionamento atletico dovuto, visto la lunga degenza.
CERTEZZA 4-2-3-1, IL POKER NON CAMBIA DISPOSIZIONE – Le conferme riguardano la scelta degli interpreti, ma anche l’assetto tattico. Reja non cambia e continua ad affidarsi all’impostazione che sta caratterizzando gran parte della stagione biancoceleste. Il 4-2-3-1 è il modulo base sul quale continua a lavorare ed il 4-3-1-2 è la variante tattica alla quale spesso ricorre in corso d’opera, qualora la partita e lo schieramento dell’avversario lo richiedessero. Non è bastata la flessione dell’ultima parte del girone di andata per incrinare certezze radicate nel tempo; né sembra voler dar seguito agli esperimenti mandati in scena nel secondo tempo con il Lecce, quando Hernanes era stato arretrato nella sua antica posizione di mezz’ala. Il Profeta, apparso in buona vena in allenamento, continuerà a rifinire la manovra ed a cercare la soluzione personale, partendo dalla trequarti di campo. Riferimento centrale del canonico terzetto di fantasisti, completato da Zàrate a destra e da Mauri a sinistra. In fase di non possesso, l’argentino ed l’azzurro, saranno ancora chiamati a sostenere la coppia dei mediani composta da Brocchi e Ledesma, disegnando sul campo un 4-4-1-1 che a tratti continuerà a vedere il Profeta come primo supporto a Sergio Floccari. Reja calerà ancora una volta nello stesso ordine il suo poker offensivo, riservandosi di muovere le sue pedine nel corso della partita in caso di necessità.
QUESTA LA FORMAZIONE PROVATA DA REJA NEL TEST AMICHEVOLE CON LA PRIMAVERA (4-2-3-1) VINTO PER 1-0: BERNI (MUSLERA), LICHTSTEINER, DIAKITE’, DIAS, RADU; BROCCHI, LEDESMA; ZARATE, HERNANES, MAURI; FLOCCARI.
SECONDO TEMPO (4-2-3-1): BIZZARRI, CAVANDA, BIAVA, STENDARDO, GARRIDO; SCALONI, GONZALEZ; FOGGIA, BRESCIANO, DEL NERO; KOZAK.
[Daniele Baldini – Fonte: www.lalaziosiamonoi.it]