Due rigori per l’ennesimo pareggio. A Cesena vince la noia

237 0

Nenè poi Candreva, 1-1

Due gol scaturiti da altrettanti rigori, in una partita avara di emozioni e bel gioco. La squadra di Ficcadenti torna da Cesena con un punticino in saccoccia: assolutamente guadagnato, data la pressione dei bianconeri alla ricerca della vittoria. Una ripresa inguardabile per i rossoblù, incapaci di essere pericolosi dalle parti di Antonioli. Nonostante una grande prova, Agazzi perde l’imbattibilità, seppur su rigore, dopo quattro gare senza subire reti. Unica nota positiva della serata il ritorno al gol di Nenè: grazie alla trasformazione del rigore el ‘Tigre’ riesce a sbloccarsi, dopo un lungo digiuno durato otto mesi.

PRIMO TEMPO – La prima frazione non regala grandi emozioni, gol a parte. Dopo pochi secondi però, scintille tra Comotto e Nainggolan, con l’ex terzino della Fiorentina che colpisce il centrocampista rossoblù senza essere ammonito: Doveri non interviene. Il primo tiro della gara è di Cossu al 3′, con la facile parata di Antonioli. Pochi spunti fanno presagire una serata di scarso divertimento. Invece al 19′ arriva il vantaggio rossoblù: sugli sviluppi di un’azione offensiva, il cross di Cossu viene contratto dalla mano di Martinez. Nenè trasforma con una conclusione forte e centrale, riuscendo a trovare la prima rete della stagione. Cagliari in vantaggio senza sforzo, viste le difficoltà in fase di costruzione della squadra di Giampaolo. Sulla fascia sinistra il duello Comotto-Nainggolan aumenta di vigore col passare dei minuti: il belga-indonesiano viene ammonito al 21′ per una gamba tesa sul terzino cesenate. L’attacco romagnolo non riesce a creare grosse azioni pericolose, grazie anche al buon lavoro difensivo dei rossoblù: il colpo di testa di Martinez (25′) e il tiro strozzato di Eder (39′) non impensieriscono Agazzi. In una gara così noiosa è facile che il gol del pareggio del Cesena giunga da un episodio. Poco prima della fine della frazione, al 44′, Canini intercetta con la mano (all’altezza del volto, a mo’ di protezione) il tiro di Eder. Doveri fischia un calcio di rigore contestato, la cui trasformazione genera un’incredibile polemica. Assente Mutu, rigorista titolare, il sostituto designato sarebbe Candreva, ma Ghezzal prima ed Eder poi si presentano sul dischetto: Giampaolo entra in campo per ristabilire la gerarchia, rimediando una giusta ma severa espulsione. Dopo più di un minuto di stop è lo stesso Candreva a spiazzare Agazzi e regalare il pareggio ai suoi. Pareggio sostanzialmente giusto, nella pochezza di una frazione che ha offerto ben poco spettacolo.

LA RIPRESA – Nel secondo tempo si vede un’unica squadra in campo. Orfano dell’allenatore (sostituito in panchina dall’ex rossoblù Leonardo Colucci), il Cesena si riversa in avanti alla ricerca della rete del vantaggio. Martinez è croce e delizia del pubblico romagnolo, capace di dribbling ubriacanti – che spesso mettono in difficoltà Agostini – come di passaggi sbagliati. Agazzi è il migliore in campo tra i rossoblù, facendosi notare per le sue uscite coraggiose ed efficaci. Al 57′ Eder mette fuori di testa, ma dopo il fischio di Doveri. Vista l’immobilità dei suoi, Ficcadenti corre ai ripari sostituendo l’invisibile Thiago Ribeiro con Larrivey, per avere più fisicità davanti contro i centrali bianconeri Von Bergen e Ceccarelli. Ma il leit-motiv della gara non varia: il Cesena avanza a testa bassa, difettando però in fase conclusiva. Un evanescente Ghezzal spreca un insidioso contropiede con un passaggio inutile e inguardabile, meritandosi così il cambio con l’albanese Bogdani. Eder, nonostante il tanto movimento, è fumoso come pochi, mostrando di non aver ancora superato il trauma della retrocessione con il Brescia. La gara regala ben poche emozioni, con il Cagliari che progressivamente arretra il proprio raggio d’azione, senza riuscire poi a riproporsi in avanti. Al 75′ Ficcadenti manda in campo il portoghese Rui Sampaio per l’esausto Biondini, contemporaneamente Nainggolan rischia il secondo giallo nel bloccare la ripartenza del solito Comotto. Due minuti dopo lo stesso difensore del Cesena viene ammonito insieme a Conti: quarto provvedimento in stagione per il capitano rossoblù, per lui niente Lazio. Lo stesso Conti rischia di causare il secondo calcio di rigore con un tocco di mano su un cross di Eder: per fortuna dei rossoblù Doveri non vede. Nei tre minuti di recupero si assiste all’ingresso di Ibarbo per Nenè: per il colombiano nemmeno un pallone toccato. Al triplice fischio di Doveri il Cagliari si ritrova ad aver fatto un altro piccolo passo verso quota quaranta: visto come si era messa la gara, un punto guadagnato. Domenica notte contro la Lazio di Klose, per quasi un’ora capolista solitaria (prima di essere raggiunta sul pari dal Catania), servirà però ben altro mordente.

TABELLINO:

CESENA – CAGLIARI: 1-1

MARCATORI: Nenè al 20′ su rigore, Candreva al 47′ su rigore.

CESENA (4-3-3) – Antonioli; Comotto (dal 38′ s.t. Ceccarelli), Von Borgen, Rodriguez, Lauro; Candreva, Guana, Parolo; Martinez (dal 42′ s.t. Malonga), Ghezzal (dal 27′ s.t. Bogdani), Eder. (Ravaglia, Rossi, Meza Colli, Djokovic) All.: Giampaolo.

CAGLIARI (4-3-1-2) – Agazzi; Pisano, Canini, Ariaudo, Agostini; Biondini (dal 30′ s.t. Rui Sampaio), Conti, Nainggolan; Cossu; Nené (dal 46′ s.t. Ibarbo), Ribeiro (dal 13′ s.t. Larrivey). (Avramov, Perico, Gozzi, Ekdal). All.: Ficcadenti.

ARBITRO: Doveri di Roma

NOTE: Espulso al 46′ del primo tempo l’allenatore del Cesena Giampaolo. Ammoniti: Comotto e Guana (Cesena); Canini, Conti e Nainggolan (Cagliari). Recupero: 3′ p.t.; 3′ s.t.

[Francesco Aresu – Fonte: www.tuttocagliari.net]