E.Cataña: “Maxi arrabbiatura, a Novara la verità..”

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CATANIA Conclusasi con profitto la sfida in casa contro la Juventus, Mondocatania.com ha avvicinato un misterioso componente dell’entourage rossazzurro. Anzi, come ci dice lui, è un componente “atipico”. Edmondo Cataña (nome di fantasia, oppure no?) ci ha esposto le sue emozioni post partita dalla sua angolazione molto particolare: lui vede ciò che molti non vedono. Con un pizzico di ironia, ecco cosa ci ha detto: Salve Edmondo. Innanzitutto dica ai nostri lettori chi è lei e come intende impostare questa nostra discussione…

Mi chiamo Edmondo Cataña e sono un personaggio atipico dalla catanesità più spiccata. Mi avete chiesto chi sono: sono un elemento conosciuto nello spogliatoio del Catania col nome di ‘19esimo convocato’. A ben vedere sono anche un tifoso, uno di quelli che vive solo per il Catania. Insomma sono un po’ tutto, e quindi niente di tutto. Manterrò l’anonimato (o forse no? ndr.) e vi risponderò a mo’ di ‘confessione’, con lo sguardo tipico da ‘19esimo convocato’, vale a dire quel tizio che va in panchina ma non trova il posto (segue perciò la partita a bordo campo, o in tribuna, o davanti la tv: boh?) e che sa che non entrerà mai in campo.

Ok, presentazione fatta. Parliamo di Catania-Juventus. Anzi, iniziamo dal pre-partita

Prima della partita la tensione nello spogliatoio era tanta: ho visto il presidente parlare nervosamente con Lo Monaco, avvicinandomi a loro mi pare di aver sentito che biascicavano parole del senso di ‘qui se non si vince..’. Più in la’ ho percepito la tensione anche sui volti di Andujar, Spolli e Bergessio, tutti e tre provenienti da un malo-mercoledì in salsa (o pesto) genovese. Alla lettura delle formazioni dentro lo spogliatoio due erano i giocatori in tensione, ma in senso opposto: Catellani era molto felice: ‘è la mia occasione’, avrà pensato; Maxi, invece, aveva la faccia “lampadata” stile Patanè, il telecronista. Io, come sempre, sono finito in panchina. D’improvviso arriva l’ordine: tutti in campo, il primo ad uscire è Capuano, non so bene il perché.

Raccontaci la partita vista da ‘19esimo convocato’. Partiamo dagli aspetti positivi

Raccontarvi per filo e per segno tutta la partita è un’operazione per me gratificante, ma per voi noiosa: in fondo l’avete vista, forse anche meglio di me. Per questo sceglierò di ‘confessarvi’ solo alcune mie sensazioni. In questa partita ho rivisto il vero Catania: una squadra che ricordava quella apprezzata durante la gestione Marino, quella del magic-moment con Zenga, quella grintosa delle ultime giornate sotto la guida Simeone. Un Catania quasi inaspettato. Hanno corso km e km quei tre davanti, quasi come le bollicine di una bottiglia di champagne, ben agitata, dopo che è saltato via il tappo: nell’universo-Catania il tappo potrebbe essere stato Maxi Lopez? Chissà (nel frattempo ho visto Maxi in panchina passare dal colorito-Patanè, a quello di Suazo!). Ho visto anche il mister, quasi sorprendendomi, grintoso: fra me e me ho pensato che le critiche post-Genoa abbiano fatto decisamente bene all’ambiente.

Al signor Cataña è proprio piaciuto tutto tutto?

Ok passiamo alle noti dolenti. Anche se ci sono stati pochi errori, la squadra non è del tutto piaciuta al pubblico degli spalti del Massimino. Li ho sentiti anche io agitarsi! Se l’attacco ha fatto vedere buone cose e la difesa, tutto sommato, a retto, il nostro portiere ha ‘rotto’: non sto neanche a raccontarvi la sfuriata del direttore ad Andujar a fine partita. Mariano è bravo, ma non sa di esserlo: fuori dal campo è un tipo molto sicuro di se, ma con i guantoni sente troppa pressione. Speriamo si riprenda. Per il resto non posso dire di avere visto i ‘nostri’ in difficoltà contro quella squadra che fin troppo i media hanno esaltato. Chissà magari i media, dopo domenica, si accorgeranno anche di noi? (ride amaro, Ndr)

Chi le è piaciuto, in particolare?

Parlare dei singoli per me che sono il ’19esimo convocato’ è davvero difficile, ma voi dello staff di Mondocatania.com siete davvero pressanti! Vi accontento: a mio parere il migliore è stato Gennaro Del Vecchio. Chi l’avrebbe mai detto ad inizio anno? Nello spogliatoio lo chiamavano con un soprannome simile al mio, ma dal significato ancora più tragico: il “20esimo convocato”, vale a dire colui che proprio non aveva alcuna speranza di scendere in campo. Invece Gennaro si ritrova leader del centrocampo e uomo su cui Montella ha una fiducia imparagonabile. Corre e annulla nientemeno che Andrea Pirlo; quasi mi sono emozionato quando è sbucato tra 3 juventini alla Iniesta. Un partitone! A fine partita sono andato con lui ad Acitrezza a prendere un buon gelato, suo rito abituale che gli ha procurato il soprannome di “gelataio”. Gennaro è un caleidoscopio di soprannomi!

Ci ha detto il migliore, adesso vogliamo il peggiore…

Per questa domanda potrei farmi delle antipatie nello spogliatoio. Ma rischiamo: non mi è piaciuto, e glielo ho fatto presente, Almiron. Non che la sua prestazione sia stata orrenda, ma da lui ci si aspetta di più. Se i suoi compagni di reparto sono sembrati da “Barcelona” lui è sembrato da “Bari retrocesso”. Non è in forma, e lo sa. Attendiamo, con ansia, l’Almiron visto a Firenze e a Empoli.

Domenica prossima ci sarà il Novara. Quali obiettivi per Cataña e per il Catania?

Inizio dicendo che vorrei giocare. Montella mi leggi? Speriamo! Comunque, il Novara non è una squadra da passeggiata. Si giocherà sul sintetico ed è già una novità per noi. Altra novità è che si giocherà a pranzo: non sapete quanto mi scocci mangiare alle 11! Il Novara con tutta probabilità non avrà neanche mezzo giocatore ai box (cosa che a Catania ci sogniamo, purtroppo) e quindi largo alle trame malefiche di Tesser. Ci sarà Morimoto, nostra vecchia conoscenza. Ma dovremmo fare attenzione anche a Jeda (altro ex), Rigoni (doppietta contro l’Inter per lui. ndr) e Meggiorini. Chissà, magari mi vedrete in campo!

[Diego Vitale – Fonte: www.mondocatania.com]