Domani Leonardo ha una grande possibilità, ovvero quella di proseguire una striscia vincente che dura da ben sei anni. Sei anni in cui l’Inter ha conquistato 5 scudetti, 3 Coppa Italia, 4 Supercoppa Italiana, 1 Champions League e 1 Mondiale per club, con al comando Roberto Mancini, Josè Mourinho e Rafa Benitez. Loro tre hanno dato (chi più chi meno) grandi soddisfazioni al popolo nerazzurro regalando loro un successo nei confini nazionali dopo 18 anni di astinenza (Mancini), hanno spezzato un digiuno lungo 45 anni e realizzato un qualcosa, il Treble, che nessuno ha mai fatto in Italia (Mourinho) e sono saliti sul tetto del Mondo (Benitez). Leonardo vuole essere perciò il quarto allenatore che porta un trofeo in bacheca all’Inter, in questa lunga striscia di sei anni. Qualora battesse il Palermo domenica entrerebbe in questo club elitario, del quale fanno parte i tre prima citati.
Tutto è cominciato con Roberto Mancini, con la sua Coppa Italia, vinta nel giugno 2005, con una doppia vittoria sulla Roma, per 2-0 con doppietta di Adriano all’Olimpico e per 1-0 con gol di Sinisa Mihajlovic a Roma. Il primo trofeo del Mancio, un vero specialista della competizione, avendone vinte 10 nella sua carriera tra campo e panchina e, tanto per gradire, conquistando anche l’equivalente inglese, ovvero la Fa Cup, il trofeo più prestigioso d’Inghilterra quest’anno col suo Manchester City. Il trofeo vinto dal tecnico jesino è stato il primo passo. Da lì in poi sono arrivate due Supercoppa Italiana, un’altra Coppa Italia e ben tre scudetti, vinti nel post Calciopoli, vittorie arrivate dopo che Bergamo, nelle sue chiamate, diceva “Collina” oppure “Moggi è il tuo padrone e tu sei quello che deve rispondere a Luciano Moggi“, decidendo, come un boia, chi doveva vivere e chi doveva morire nel campionato italiano.
Da lì in poi arriva Josè Mourinho, che con la prima vittoria italiana (Supercoppa 2008) sentitamente ringrazia Mancini per aver dato lui la possibilità di giocarla e di vincerla. La base manciniana è molto solida e su di essa Mourinho costruisce lo squadrone che arriva sul tetto d’Europa, dopo aver surclassato il Chelsea, battuto il Barcellona e superato il Bayern in finale. Benitez, tecnico testardo e sfortunato, ha fatto il resto vincendo, nei suoi sei mesi nerazzurri, un’altra Supercoppa e il Mondiale per club, facendo della famiglia Moratti, l’unica famiglia nerazzurra Campione d’Europa e del Mondo. Il tutto è comunque cominciato con quella Coppa Italia, vinta nel maggio 2005 quando allora, il presidente della Lega Adriano Galliani, premiò con un amaro sorriso (il Milan veniva dalle ustioni di Istanbul) Cordoba e compagni.
Tutti i campionati e le coppe (14 totali) che sono ora esposte in bacheca, non possono essere in quel posto se prima non ci fosse stata quella Coppa Italia. Leonardo ha la possibilità di riscrivere il nuovo capitolo della storia interista. Conclusi i precedenti tre, con Mancini, Mourinho e Benitez protagonisti, il brasiliano ha perciò l’onore e l’onere di far proseguire questa striscia vincente e ripartire creando un ciclo tutto suo. D’altronde tutto ebbe inizio con una Coppa Italia.
[Alberto Casavecchia – Fonte: www.fcinternews.it]