Si avvicina, ormai siamo alla vigilia. Cresce l’attesa e i tifosi si preparano a riempire l’Olimpico: sarà il record stagionale di spettatori, al derby ci si era fermati a quota 51mila, muro abbattuto oggi. Si potrebbero toccare le 60mila unità, non accadeva dalla finale di Coppa Italia vinta contro la Sampdoria di vedere uno stadio così pieno. L’anno scorso (record della stagione) contro la Juve accorsero in 52.000, ci si giocava la Champions ma quest’anno c’è aria di primato, tra i tifosi vige la scaramanzia e la parola “scudetto” si pronuncia a mezza bocca. Reja sa che contro i bianconeri servirà una prestazione super. La Juventus è squadra forte, organizzata e soprattutto affamata. Antonio Conte ha trasmesso cuore e voglia ai suoi. Oggi la Juve è in testa, una vetta da condividere con la Lazio. Biancoclesti e bianconeri stanno segnando l’andatura, si stanno confermando come due squadre solide e ciniche.
All’indomani della gara contro il Napoli, Reja si era complimentato con i suoi: “A livello di personalità e di organizzazione abbiamo fatto una partita straordinaria“. Il tecnico goriziano vuole rivedere dai suoi la stessa fame e la stessa attenzione mostrata contro i partenopei. “Nel secondo tempo speravo in qualche ripartenza in più“, era stato questo il cruccio di Reja. Sabato, al cospetto dei bianconeri, si dovrà attaccare e cercare di scardinare una difesa che, forse, è il tallone d’Achille della squadra torinese. La Lazio potrà contare sul ritorno di Miro Klose. Accanto al tedesco agirà uno tra Rocchi e Cisse. Il francese freme, aspetta il gol da due mesi. Il capitano, invece, alla Juve ha fatto male tante volte e vorrebbe scavallare quota 100 reti. Si giocherà in notturna, davanti ad uno stadio gremito e pieno d’entusiasmo: questa potrebbe essere l’arma in più dei biancocelesti. La Lazio, di notte, ha dato il meglio di sé. Sono sette le partite giocate sotto i riflettori, in questo campionato, da Marchetti e compagni e il bilancio è decisamente positivo. In notturna, la Lazio, ha giocato sette partite e ha collezionato quattro vittorie e tre pareggi.
Quindici punti conquistati di notte e anche quando non è arrivata la vittoria sono, però, giunti punti preziosi e prestazioni incoraggianti (vedi Napoli e Milano). Proprio l’esordio fu giocato alle 20.45 contro i rossoneri: Klose e Cisse spaventarono San Siro, poi si svegliarono Ibra e Cassano e il Milan riuscì a pareggiare. La seconda gara sotto i riflettori coincise con la prima vittoria in campionato: a Cesena, la Lazio, dimostrò di essere compatta a fianco di Reja e Klose firmò la vittoria. Poi due partite in pomeridiana (contro Palermo e Fiorentina), prima di conquistare la gioia più grande: all’Olimpico, ancora Klose, regala il derby alla Lazio e l’apoteosi al tecnico goriziano.
Ottobre vede i biancocelesti impegnati sempre di sera e la risposta è delle migliori: al derby fanno seguito i blitz esterni di Bologna (0-2) e Cagliari (0-3), intervallati dal pareggio interno contro il Catania (1-1), al cospetto di cui la Lazio si presenta in piena emergenza. L’ultima impresa della Lazio, in posticipo, risale a sabato scorso a Napoli: ancora emergenza, ma un super Marchetti permette ai biancocelesti di strappare un punto d’oro. E’ una Lazio, quindi, che sotto i riflettori si esalta e colleziona punti e prestazioni.
Sette partite in notturna: quattro vittorie e tre pareggi, ma soprattutto dodici gol fatti e solo quattro subiti (di cui due a in una sola partita a Milano). Cinque, di queste dodici reti, le ha realizzate Klose che tornerà sabato dopo aver saltato Napoli e aver incantato, prima, tutta la Germania con gol e assist contro l’Olanda. Il Panzer ha incantato a Milano, facendo fuori Nesta con un controllo splendido e trafiggendo Abbiati. Azione simile a Cesena, prima della perla realizzata nel derby. Poi i gol contro Catania e Cagliari a confermare la fama di bomber implacabile. I numeri non mentono: è una Lazio bella di notte, la Juve dovrà fare i conti anche con questo.
[Marco Valerio Bava – Fonte: www.lalaziosiamonoi.it]