Ecco come il Fair Play Finanziario condiziona il mercato attuale

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Gentili lettori, la stagione 2012-2013 è dietro l’angolo e il Fair Play Finanziario incombe per le società che oggi stanno facendo poco per mettersi in regola con la nuova normativa sulla quale il Presidente della Uefa Michale Platini non intende derogare.

Interessante, pertanto, alla luce di quanto sta per accadere, è verificare come si stanno comportando le società Italiane intenzionate a partecipare, in futuro, alle competizioni internazionali.

Ricordo, a chi non mi ha seguito nelle precedenti puntate di questo argomento, che il Fair Play Finanziario (FPF) impedirà alle società di spendere per giocatori più di quanto guadagnano favorendo, invece, gli investimenti negli stadi di proprietà e nel settore giovanile, pena l’esclusione dalle competizioni europee.

Nonostante ciò, tuttavia, bisogna guardare alla attualità dove il mercato invernale sta entrando nel vivo e servono risultati alle squadre poiché rimanere in Serie A o accedere alle coppe europee significa poter contare su introiti non indifferenti provenienti da tv e sponsors.

Ma come è la situazione delle trattative in corso di grandi e piccole società Italiane? Si stanno adeguando al FPF o si stanno ispirando al principio del “chi vivrà vedrà”?

Difficile dirlo in questo momento ma ci proveremo.

È chiaro che Inter, Milan e Juventus sono state le prime a percepire la novità e cercare di adeguarsi per giungere puntuali all’appuntamento con il FPF che, nella stagione 2014-2015, comincerà a mietere le prime vittime a livello internazionale poiché vi saranno le prime verifiche da parte della Uefa.

L’Inter a tal riguardo, correttamente, ha compiuto, in estate, delle operazioni volte a contenere i costi di gestione a scapito (magari ) di risultati immediati ( cessione Eto’o): ciò ritengo sia un sintomo evidente di come la politica della società stia cambiando per virare verso un adeguamento costante a quanto richiesto dal massimo organismo calcistico europeo.

Sotto questo punto di vista appare palese a tutti come le trattative in corso siano impostate verso scelte di qualità puntando, in primis, a non ricadere opzioni tecniche troppo onerose anche a causa della difficile congiuntura economica europea.

Il Milan, invece, è stato quello che per primo ha avvertito la novità in arrivo ed ha agito di conseguenza impostano operazioni con investimenti su giocatori svincolati oppure con prestiti da altre società proprio per giungere puntuale all’appuntamento con il FPF nei parametri richiesti dalla Uefa.

Da questo punto di vista anche l’operazione Tevez è ispirata (per quanto possibile) verso il contenimento dei costi, almeno iniziali, puntando su un prestito con diritto di riscatto a fine stagione, per evitare di appesantire nell’immediato un bilancio che in questo momento necessita di esser risanato.

Il club rossonero negli ultimi anni si è ispirato ( e correttamente) alla filosofia del contenimento dei costi proprio per rientrare nei limiti economici voluti dalla Uefa e per poter tornare a primeggiare investendo su talenti da rigenerare come è accaduto per Robinho e Ibraihimovic che, alla luce dei fatti, sono state scommesse ampiamente vinte ( sportivamente ed economicamente).

Ritengo infine che la società che stia meglio interpretando lo spirito del FPF sia la Juventus che, pur in assenza di una legge sugli stadi ( per costruire uno stadio non serve una legge), è partita in anticipo nel dare vita ad un progetto immobiliare che, nel futuro, darà sempre maggiore stabilità finanziaria al club. Da questo punto di vista debbo dire che i Bianconeri, nei prossimi anni, saranno quelli che, a fronte degli investimenti nel settore giovanile e nello stadio, potranno avere ( proprio perchè hanno anticipato i tempi) quella solidità finanziaria che potrà consentire loro di ritornare a primeggiare in Europa in forza di una stabilità economica che è al momento in costruzione.

Infine, vorrei spendere qualche riga sulle outsider future: su tutte Udinese che oggi è già una realtà all’avanguardia ma, anche, il Napoli che rappresenta un buon esempio per quanto concerne le gestione sportiva d’impresa.
Il FPF premierà le squadre che oggi stanno costruendo dei progetti sportivi ed economici credibili come appunto la squadra Friulana e quella Napoletana che, nei prossimi anni, potranno definitivamente compiere il salto di qualità solo se saranno in grado di compiere tutti i passi che la Uefa richiede per primeggiare nelle competizioni Europee.
Qualcosa sta cambiando nel calcio mercato italiano ma i tempi per la svolta definitiva sono ancora lontani.

[Cesare Di Cintio – Fonte: www.tuttomercatoweb.com]