Meno male che la snobbavano tutti. Come nella migliore tradizione europea, la coppa nazionale ritrova tutto il suo valore anche tra gli italici confini, promettendo di influenzare non poco quelle che saranno le dinamiche da qui a fine stagione.
L’Inter, rinvigorita e rilanciata dal successo dell’Olimpico contro la Roma, si riaffaccia al campionato con rinnovato entusiasmo, nella speranza di trovare al più presto quei punti necessari a far partire a pieno regime i progetti in vista della prossima stagione. Della guida tecnica, vi abbiamo già raccontato. Sarà Pep Guardiola il nuovo tecnico dei nerazzurri, e si troverà alle prese con un compito ben lontano dall’essere agevole. Non mi riferisco, nello specifico, al rilancio a livello tecnico di una squadra che comunque necessita un travaso di forze nuove dal mercato, nell’ordine di sei undicesimi perlomeno; guardo piuttosto al carisma che il catalano dovrà tirare fuori per sopravvivere in una piazza tanto logorante.
Moratti, dopo l’addio di Mourinho ha ristabilito il suo ufficio di pubbliche relazioni sotto la Saras, riportando la squadra in quell’insicurezza che aveva caratterizzato l’era antecedente al portoghese. Servirà carattere, dunque, perché le doti tattiche dell’attuale allenatore del Barcellona non sono da mettere in discussione. La rifondazione dovrà partire dalla retroguardia, con almeno due innesti che vadano a completare un reparto ancora troppo dipendente dalle ginocchia di Samuel e dalle lune di Lucio. Ranocchia è buono, anzi ottimo, ma da solo non basterà.
Tanto più che lo stesso reparto finirà per perdere anche Maicon, destinato a salutare l’Italia vista la mancanza di stimoli che ne ha contraddistinto il deficitario rendimento di questa stagione. Se posso azzardare due nomi, consiglio Isla e Benatia. Sono due giocatori veri, pronti a misurarsi anche con i massimi livelli. Quest’ultimo in particolare mi ha destato una magnifica impressione durante la gara del San Paolo. Ferma l’attaccante e possiede i tempi giusti per le ripartenze. Eccezionale.
Gli altri punti interrogativi riguardano il centrocampo. Sneijder come è giusto che sia avrà un’altra opportunità, nella speranza che si possa riproporre ai livelli che conosciamo, mentre il resto del reparto dovrà essere rinforzato con freschezza e qualità.
In attacco, preso Sanchez, si sacrificheranno Milito e Pandev. Il cileno potrà agire alle spalle di Eto’o formando una coppia devastante per i menischi dei malcapitati difensori avversari. I due promettono spettacolo allo stato puro. Sarà importante però la posizione che el Nino Maravilla assumerà sul capo. Non è un trequartista, se impiegato male rischia di essere un fragoroso flop.
Meno capillare dovrà essere la campagna acquisti del Milan. Se verrà riscattato Ibra, saranno necessari solo un paio di ritocchi a centrocampo, laddove solo Flamini non mi sembra proprio all’altezza della situazione. La difesa, avrà bisogno di un innesto solo nel caso in cui Nesta dovesse dare seguito alle sue idee di ritiro. Un rinforzo migliore dei vari Yepes della situazione sarebbe davvero inevitabile. Colgo l’occasione per porgere i miei migliori auguri a Barbara Berlusconi, una ventata di freschezza che serviva davvero.
Altra situazione scottante è quella che riguarda Cavani. El Matador è all’evidente ricerca di un rinnovo con conseguente aumento di ingaggio, e con la stagione che ha fatto se lo merita pure. Lo otterrà, non ho dubbi. De Laurentiis non si lascerà sfuggire un talento di tale portata.
Chiudo con la Juve, che confermerà Delneri qualora le performances di queste ultime quattro giornate si dimostrino all’altezza della situazione. Staremo a vedere, le voci cominciano a girare in maniera incontrollata.
Il mercato è definitivamente iniziato.
[Luciano Moggi – Fonte: www.tuttomercatoweb.com]
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