Empoli-Udinese 1-2: l’analisi del match

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EmpoliEMPOLI – Per l’ennesima volta contro sfortuna, rossi e rigori generosi, l’Udinese questa volta dimostra di essere più forte di tutto. E se a Napoli l’avevano spuntata i padroni di casa, per l’Empoli non c’è nulla da fare. Sarri a sorpresa sceglie Saponara alle spalle di Mchedlidze e Pucciarelli. Stramaccioni ritrova dal 1′ Piris, Guilherme e Di Natale, che spazza via tutte le voci timbrando subito il suo primo gol in trasferta in stagione. É il minuto 19: dopo tanto equilibrio i bianconeri trovano il vantaggio dopo un’azione insistita di Widmer. Lo svizzero perde l’attimo, si allarga e serve Allan. Il cross del brasiliano è un cioccolatino che Totò trasforma con un colpo di testa chirurgico all’angolino, che non lascia scampo a Sepe. Nono gol in campionato per il capitano bianconero. L’Empoli davanti è veloce e imprevedibile, ma poco cinico e per Karnezis non ci sono grossi pericoli. Nel mezzo di una prestazione tranquilla e lineare, Ghersini però viene tradito dalla fretta di fischiare un tocco di Danilo in area. Il brasiliano ci va con la spalla ma per il giovane fischietto genovese è mano. Danilo protesta veementemente e viene ammonito; dal dischetto Saponara spiazza completamente il portiere greco dell’Udinese e sigla il suo primo gol in serie A, dopo essere rientrato dalla pessima avventura rossonera. La rabbia dell’Udinese è enorme, ma in campo si traduce in puro nervosismo, che rischia di spianare la strada all’Empoli, che cerca il secondo gol, non trovandolo grazie alla buona parata di Karnezis sulla girata volante di Pucciarelli.

L’Udinese del secondo tempo dimostra maggiore concentrazione e maturità, frutto anche del discorso di Stramaccioni negli spogliatoi. L’Empoli ci prova sempre con le sue armi, tra le quali la pericolosità sui calci piazzati. Rugani si ritaglia lo spazio ma si infrange su Karnezis. Forse nel miglior momento dell’Empoli, però, l’Udinese riscuote il credito con la buona sorte che, con l’aiuto del vento, trasforma il cross sbagliato di Widmer nel più angolato dei tiri. Sepe sorpreso e palla che bacia il palo prima di finire in rete. Secondo gol stagionale dello svizzero. Udinese baciata dalla fortuna nel momento di maggiore avversità. Sarri butta nella mischia Maccarone, che ci mette pochi secondi a creare un’occasione, su cui si immola in maniera provvidenziale un ottimo Ivan Piris. Il nervosismo è sempre latente e a farne le spese è Kone, che si becca il secondo giallo entrando con il gomito alto su Valdifiori. Gli ospiti in 10 devono abbassare per forza il baricentro, alla luce anche dei 120 minuti giocati giovedì a Napoli, ma arrivano in area azzurra sui piazzati. Rugani tocca in area con la mano da distanza ravvicinata e Ghersini sorvola, questa volta giustamente. Il forcing finale dei toscani non porta al risultato sperato, con l’ultima occasione che capita sulla testa di Verdi, subentrato a Saponara, ma è solo esterno della rete. Finisce 1-2, come a Milano contro l’Inter. Quarto risultato utile consecutivo esterno in campionato per i bianconeri e balzo in classifica verso la parte sinistra, con un pizzico di fortuna e tanta, tantissima caparbietà.

[Sito Ufficiale Udinese Calcio – Fonte: www.udinese.it]