MILANO – Stefano Pioli parla in esclusiva ai microfoni di Prime Video. L’allenatore rossonero racconta l’esperienza del Milan in Champions e parla di una squadra consapevole dei sacrifici necessari per portare a casa il risultato e crescere nonostante gli avversari siano di altissimo livello. Contro il Chelsea? Servono tecnica e giusta mentalità. L’intervista sarà disponibile su Prime Video nel prepartita di Chelsea-Milan, in diretta esclusiva su Prime Video dalle ore 19:30, calcio d’inizio alle 21:00. Di seguito alcune dichiarazioni di Pioli ai microfoni di Prime Video:
L’esperienza che abbiamo fatto in Champions la scorsa stagione, contro grandissimi avversari, è stata un debutto così emozionante e stimolante ma altrettanto difficile contro una grande squadra. Ci ha visto crescere. Vedo i miei giocatori sicuramente più consapevoli e sicuramente più completi dal punto di vista mentale.
È un allenatore moderno che cerca di attuare un calcio aggressivo, dinamico, propositivo. Il cambio di allenatore, inaspettato, ha creato anche a noi qualche difficoltà perché avremo solo due partite da studiare. Ma da un lato meglio, abbiamo meno lavoro da fare. Solo due partite. I giocatori del Chelsea hanno tutti grandi qualità e un grande livello tecnico per cui ci aspetta sicuramente una partita complicata.
Solo due cose sono diverse: i campi dove giochiamo che ti permettono di giocare un calcio di alto livello, sia a livello tecnico sia a livello di ritmo. E gli arbitraggi sono diversi. Si fischia di meno, si protesta di meno e quindi l’intensità e i ritmi della partita sono alti.
È un ragazzo che sta raggiungendo livelli altissimi. È un ragazzo sempre disponibile, sereno, sorridente.
Non è solamente un grande giocatore e un grande campione ma è una persona di uno spessore incredibile. Quando c’è stata la prima videochiamata, prima che arrivasse qua, sia io che Maldini che Massara abbiamo avuto subito la sensazione di avere di fronte un profilo di alto livello, che avrebbe fatto crescere il livello di tutta la squadra.
Per me il numero uno. Un campione di mentalità, di tecnica, di competitività e poi ho scoperto una persona molto intelligente e molto simpatica. Si è dovuto calare in una realtà dove la squadra non aveva mai vinto, dove i giovani andavano migliorati e stimolati, coccolati a volte. E lui lo ha fatto con una sensibilità e con un’intelligenza incredibile. Mi auguro di poterlo ritrovare a gennaio in campo.
I suoi atteggiamenti, il suo ciondolare e la sua smorfia di sorriso sul viso non corrisponde invece al Rafael che c’è dentro. Un ragazzo molto intelligente, molto sensibile. A me piace tanto perché ascolta. Gli consiglio tutti i giorni di non accontentarsi mai perché chi ha il potenziale che ha lui, deve sfruttarlo al massimo per poi veramente arrivare sul tetto del mondo.
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