“Abbiamo preparato la partita guardando quelle dell’Inghilterra in questo Europeo, è una delle squadre europee più organizzate. Gioca in 40 metri, dovremo essere bravi a rubare i tempi di gioco e a mettere in campo la loro intensità e il loro agonismo. Possiamo fare una grande partita. La squadra che andremo affrontare è ricca di giocatori di personalità e carisma: è il confronto con una grande squadra, vogliamo giocarlo senza paura e sudditanza psicologica.
Vogliamo mantenere la concentrazione giusta per 90’, dobbiamo stare in partita sempre. Mi aspetto da Balotelli, come da tutti i giocatori, che siano pronti, che giochino 20 minuti, 40 o tutta la partita. Devono pensare esclusivamente a questa partita, nemmeno loro sanno chi gioca: ho lasciato a tutti il pensiero di poter giocare. Se giocherà Balotelli? Lo saprà come gli altri un’ora prima della gara.
Thiago Motta ha un affaticamento muscolare, ma ha dato disponibilità ed è nel gruppo. Non ha nessun tipo di problema dall’essere presente in campo. Gli faccio i complimenti perché ha dimostrato attaccamento alla maglia. I dati sulla corsa li abbiamo letti anche noi, dobbiamo migliorare sugli sprint e correre meglio per distribuire le forze. Non ho nessun dubbio tattico per la partita. Sono d’accordo con Buffon: non siamo i più forti d’Europa, ma abbiamo determinazione e forza di volontà per cercare di diventarlo. Sto dicendo da settimane che secondo me basta poco per fare un salto di qualità. Contro la Spagna ci siamo trovati un undici in campo che non pensavamo fosse quello e abbiamo impiegato un pò per capire come erano disposti in campo. Lo stesso vale anche per gli avversari. Non vedo perché dare vantaggi. Ma i miei calciatori sanno quelli che scendono in campo”.
Per Balotelli un incontro con tanti compagni di squadra come Milner, Hart e Barry. Quindi parla del suo attaccamento alla maglia azzurra fin da piccolo e che le critiche che ogni volta riceve sono per lui un monito per rallentare o evitardci.
“Voglio giocare, fare bene e dare il massimo poi chi si arrabbia e si diverte. Penso che il Mario che sono non devo dimostrarlo a nessuno. Il gol con l’Irlanda è stato importante, lo cercavo e non sono riuscito a farlo nelle partite precedente. Non ero bloccato, non riuscivo a far gol e può succedere. Non avevo problemi.
Se esulto? Primo devo fare gol, poi vediamo. Spero che sia una bella partita, sarà bello giocare contro i miei compagni di squadra, mi conoscono e li conosco. Non mi aspetto nulla di speciale, solo di vincere: anche se sono miei compagni spero che perdano. Tra gli inglesi gli amici sono tutti quelli che giocano con me, Milner, Hart e Barry. Quello che temo di più è nessuno. Sono qua perché a turno siamo tutti qua, quindi…
Giocare contro i miei compagni di squadra sarà divertente, anche se mi auguro con tutto il cuore che vinceremo noi. Hart ha detto che ci sono due Balotelli? Beato lui che ne conosce due. Se mi sento Peter Pan? Sono due metafore su Mario persona, non come Mario giocatore. Penso di essere uomo, ma non ho bisogno di dirlo. Lo sono e basta. Peter Pan posso esserlo perché in certi modi di fare voglio essere libero, ma sono più uomo che Peter Pan. Le critiche su di me? Le critiche servono per migliorare. La maglia della nazionale mi ha sempre emozionato, sin da quando ero bambino. Ero emozionato perché è il mio primo Europeo, non avevo niente, l’unica cosa è che non ho fatto gol, non ero né arrabbiato né avevo problemi in campo o fuori. Io stavo bene, l’unica cosa è che non ho fatto gol”.
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