Quattro scoppole che non dimenticheremo. La Spagna ci ha letteralmente massacrato: più che una sconfitta una disfatta. Dopo pochi minuti eravamo già in disarmo: fiato corto, gambe pesanti, idee appannate. Peccato, perchè questa Nazionale pareva destinata a un epilogo trionfale. E invece niente. Accontentiamoci: un secondo posto è comunque un piazzamento che non dobbiamo buttare via. Anzi.
Della partita di ieri, e di molto altro ancora, abbiamo parlato in esclusiva con Ruggiero Rizzitelli, ex attaccante pugliese che molti ricorderanno con addosso le maglie di Roma, Torino e Bayern Monaco.
Rizzitelli, la partita di domenica la si può spiegare così: la Spagna era troppo forte e noi troppo spremuti. Dunque sconfitta inevitabile? “No, inevitabile no. Contro l’Inghilterra e la Germania abbiamo giocato molto bene ed eravamo tutti fiduciosi prima della gara di Kiev. Peccato, mi aspettavo di più. Ora non cerchiamo scuse: la Spagna aveva giocato esattamente quanto noi e, semplicemente, s’è dimostrata superiore”.
Prima della finale Prandelli ha raccolto quasi solo elogi. Dopo la partita di ieri invece alcuni l’hanno criticato…“Non lo so, le critiche che ha ricevuto dopo la partita non so come commentarle. Certo, noi italiani siam fatti così, un po’ ipercritici..”
Molti dicono che ha sbagliato sia i cambi che la formazione…“Sì, forse effettivamente dopo il primo tempo poteva essere più coraggioso, e invece ha tolto un attaccante per un attaccante. Credo potesse osare di più. Con Thiago Motta è stato sfortunato. Chiellini? Contro la Germania aveva giocato, e pure bene. Poi, spesso, è il giocatore stesso che dice all’allenatore se se la sente o no di scendere in campo. Credo sia andata così in questo caso. Ora, a posteriori, è comunque troppo facile criticare le scelte di Prandelli”.
E però è stato lo stesso commissario tecnico a fare mea culpa dicendo che forse avrebbe dovuto cambiare qualche giocatore rispetto all’undici visto contro la Germania…“Sicuramente la squadra era spremuta. E però se Prandelli avesse stravolto la squadra sarebbe stato ugualmente criticato in caso di sconfitta. Io dico di fare i complimenti alla Spagna, che ha vinto giocando un grande calcio, ma anche all’Italia, arrivata con merito a giocarsi fino all’ultimo questo Europeo”.
Abbiamo parlato sin qui delle critiche a Prandelli. Ma che meriti ha il nostro ct? “Ma ricordate in che clima ha preparato la squadra a questa competizione? Il calcioscommesse, i coinvolgimenti di Bonucci e Criscito, il caso Buffon…lui è stato bravo a tenere il gruppo unito nel momento delle polemiche. E poi, sul piano strettamente sportivo, ha fatto giocare all’Italia un calcio propositivo, bello da vedere. Siamo sempre stati noti per il catenaccio, e invece lui ha scelto la strada del bel gioco. Non è poco”.
Spesso dopo queste competizioni si chiude un ciclo. In questo caso, invece, sembra se ne sia aperto uno…“É vero, la squadra è giovane, di prospettiva, ed ha ben figurato. Ripartiamo da questo secondo posto, dai giovani bravi che abbiamo messo in mostra, ma soprattutto dal bel gioco. Il futuro è qui”.
Dei nostri chi le è piaciuto di più e chi meno? “Mi è piaciuto il collettivo, innanzitutto. Dei singoli promuovo praticamente tutti. É esploso Balotelli, che se mette la testa a posto può fare la differenza. De Rossi ha giocato alla grande sia in difesa che a centrocampo. Bene anche Montolivo, in un ruolo non suo. Solo un giocatore mi ha deluso..”
E cioè? “Maggio: è partito così e così e poi non è più riuscito a imporsi con continuità finendo così per perdere il posto sulla fascia destra che si pensava fosse suo. Peccato, poteva fare di meglio”.
Tornando alla Spagna, si diceva avesse la pancia piena e invece.. “..e invece ancora una volta si sono dimostrati i più forti. Dopo le gare non esaltanti contro Francia e Portogallo hanno ricevuto qualche critica e forse questo ne ha risvegliato l’orgoglio. La loro forza è stata questa, di non aver perso la voglia di vincere nonostante tutti i trionfi di questi anni. Ultimamente sembrava involuta, si diceva avesse la pancia piena. Evidentemente gli si è riaperto lo stomaco (ride, ndr). Poi, via, una volta arrivati in finale, nessuno vuole perdere”.
In conclusione che giudizio s’è fatto complessivamente di questo Europeo? “Personalmente ho seguito soprattutto i difensori, nella speranza che esplodesse qualche nuovo talento: in tutta franchezza non ne ho trovati di particolarmente bravi, a parte i soliti nomi. Ecco, Zhirkov mi è piaciuto molto, poi, vabbè, la Russia è stata subito eliminata e quindi…un altro che mi ha impressionato è stato Jordi Alba: anche se si sapeva fosse bravo è stato davvero sorprendente. Per il resto, davvero poca roba. Nessuna squadra ha cambiato il calcio. Anche tatticamemente siamo alle solite: 4-4-2, 4-3-3…niente di davvero rivoluzionario”.
[Diego Fiore – Fonte: www.tuttobari.com]