Domenica si concluderà l’Europeo 2012 con la finale che vedrà la squadra azzurra sfidare i campioni del mondo in carica della Spagna. Una sfida per certi versi un pò inaspettata, con i ragazzi del ct Prandelli che hanno di partita in partita stupito tutti migliorando nel gioco e nella convinzione nei propri mezzi. Abbiamo chiesto alcune impressioni sulla sfida al giornalista Salvatore Piedimonte che oltre a seguire da vicino le gesta di Zeman attraverso il suo gruppo Facebook, è un intenditore ed amante del calcio a 360 gradi.
Sorprendendo le attese la nazionale approda alla finale con la Spagna. È davvero una sorpresa o abbiamo finito per sottovalutare gli Azzurri?
R – Io non ho mai sottovalutato il nostro calcio, anzi, lo ritengo da sempre il migliore, l’unico nostro limite e difetto, la scarsa professionalità e il dilettantismo di chi lo gestisce, non riusciamo mai a fare le cose giuste perché non siamo seri. Ma appena nascono problemi, ci compattiamo e facciamo Gruppo come nessuno al mondo. Possiamo vincere questo Europeo, anche perché abbiamo dimostrato di essere più squadra di tutti. Poi Prandelli, con Spalletti e Allegri rappresenta l’evoluzione del nostro calcio, sono vincenti con la testa.
Italia-Spagna nuovamente a confronto. A tuo avviso è corretto sottolineare come i ragazzi di Del Bosque sembrano essere rimasti con poca benzina nel carburante?
R – Da zemaniano, non posso amare il gioco spagnolo, il possesso palla senza attaccanti è narcotico. Io amo le verticalizzazioni, i cambi di gioco, le sovrapposizioni, l’uno contro uno, diciamo che poi quando manca la velocità e Xavi non corre, ma cammina, il gioco della Spagna è veramente prevedibile. Partiamo favoriti, e Del Bosque dovrà cambiare modulo, altrimenti, rischia la figuraccia.
Contro la Germania una prova corale di gran livello ma a tuo avviso condividi l’idea che la sfida è stata vinta soprattutto a centrocampo?
R – Sono d’accordissimo, movimenti senza palla mai visti. Recuperavamo palloni semplicemente perché occupavamo gli spazi in maniera perfetta. Poi abbiamo tanta qualità Pirlo e De Rossi non hanno rivali al mondo.
Cosa non ha funzionato nei collaudati meccanismi del tecnico Loew?
R – La mossa Chiellini a messo in difficoltà la Germania, perché Ozil preferisce giocare largo, e quindi non ha creato gioco, era sempre raddoppiato e Gomez o Klose con Barzagli non hanno mai toccato palla. Potevano solo provarci con Kroos o Khedira centralmente ma potevamo giocare altri 90’ avrebbero perso sempre.
Che finale vedremo domenica? Estremo tatticismo o gara giocata a viso aperto e magari con più di un gol nel tabellino?
R – Noi stiamo bene fisicamente e mentalmente, loro stanno in crisi, hanno grandi campioni, ma sinceramente solo San Casillas li può salvare.