LA CONFERENZA STAMPA
Sugli schemi. “Siamo arrivati a questo sistema di gioco, camaleontico, passando per gradi e diverse situazioni tattiche. Sicuramente mi sento di dire che questi ragazzi mi hanno dato grandi soddisfazioni, ora stiamo ottimizzando il lavoro. I concetti sono stati trasmessi, penso che adesso noi proponiamo diverse situazioni”.
Conte sugli obiettivi. “La verità sta nel campo, c’è poco da dire. Noi dovremo essere bravi ad arrivare dove meritiamo, senza rimpianti. Questo significa tutto o niente, eliminazione o finale, semifinale… Se non dimostreremo sarà giusto uscire”.
Sull’ultimo europeo. “È una valutazione corretta, non ho nessuna nostalgia o sensazione inibitoria, ho solo molto entusiasmo. Avendo quest’età ho più consapevolezza di quel che vuol dire giocarlo, l’onore di avere addosso la casacca della nostra nazione. L’unica cosa che vorrei è, qualunque sarà il nostro percorso o capolinea, mi auguro che non ci siano rimpianti. È capitato che in qualche spedizione siamo tornati con il cruccio di non avere dato il massimo. Ora diamo anima e cuore per la nostra nazione, grande attenzione e disponibilità all’allenatore”.
Su Hazard che ci vorrebbe giocare insieme. “Sarà difficile, ma è un attestato di stima che mi riempie di orgoglio. È uno dei pochi giocatori in Europa che può incidere, ha un talento innato e straripante, nel Belgio e nel Chelsea è considerato il pericolo numero uno. Con una giocata può far vincere la gara”.
Buffon sugli hooligan. “Gli incidenti di questi giorni sono qualcosa di deprecabile, macchiano una competizione e un sentimento di gioia e di festa, la vigilia non è stata semplice per la sicurezza di tutti. Il fatto che le persone non sentano questo senso civico di godersi appieno la libertà di tifare e condividere il bello dello sport e dell’incontro è qualcosa di grave”.
Conte sulla difesa del Belgio. “Della lacuna ne hanno parlato i giornalisti, guardando la linea difensiva e ci trovo Courtois, del Chelsea, Alderweireld e Vertonghen nel Tottenham, Vermaelen nel Barcellona… ha lasciato Lombaerts ed è tornato a casa, ma ha pochi punti deboli, sotto tutti i punti di vista. Reparto offensivo con grande talento, centrocampo di sostanza e dietro con gente di ottima esperienza”.
Sul tatticismo dell’Europeo. “Le prime gare stanno dimostrando che ci siano squadre forti, che mantengono i favori del pronostico, altre che sono state raggiunte alla fine anche per sfortuna. Penso che domani sia una delle più interessanti, tra due squadre che vogliono giocare e dare spettacolo. È successo anche a novembre, nei tornei così brevi bisogna essere preparati per cercare di andare avanti”.
Conte sulle spie del Belgio. “No, no, assolutamente, non abbiamo paura. Noi faremo così anche nel prosieguo del torneo, lo abbiamo fatto anche in qualificazioni e amichevoli. È abitudine e costume fare allenamento al mattino, se hanno piacere i giocatori fanno torello altrimenti solo un sopralluogo”.
Su Courtois. “Sono sicuro di aver fatto una carriera importante, ne sono sicuro. Ora ne ho 38 e sono felice come quando ne avevo 24, parallelismi con lui non sono facili da fare. Mentalmente sono molto più forte, posso solo dire che in questo momento storico è sicuramente un punto di riferimento per chi si avvicina al gioco del calcio e vuole fare il portiere. È eccezionale”.
Buffon: “Come ho detto a qualche tuo collega alle volte sei martello e altre incudine. Ora siamo i secondi, ma dentro non è che ci sentiamo vittime sacrificali. Abbiamo una grande fortunata, oltre alla carta il vero valore e giudizio è dato dal campo. Dobbiamo aggrapparci a questa fortuna. Nonostante non ci siano i valori del pronostico riusciremo a essere competitivi”.
Conte sul Belgio. “C’è poco da dire, hanno la possibilità, per bravura loro, di giocatori talentuosi, con grande capacità. Complimenti a loro perché stanno lavorando bene sul movimento calcistico. Non bisogna snocciolare i nomi ma basta vedere chi è in campo. Il Belgio è tra le favorite dell’Europeo”.
Ancora Conte sulle dichiarazioni di Wilmots: “Speriamo che domani sia una grande partita, sono 46 i guerrieri in campo, 23 nostri, gli altri loro. Sono manifestazioni così importante, così sentite, con la tua nazione che ti soffia dietro… tutti quanti faremo qualcosa in più. Importante utilizzare molto bene la testa”.
Conte sulla formazione. “Abbiamo terminato la preparazione, c’è grande emozione ed è inutile nasconderlo, sono manifestazioni importanti, le ho vissute da calciatore e ora da commissario tecnico, è motivo di grande orgoglio e di responsabilità dal punto di vista. Abbiamo lavorato e sono molto contento. La formazione? La vedete domani alle 21”.
Sui punti chiave. “I giocatori che hanno un bagaglio di esperienza e di qualità superiore riescano a perforare e quelli che si affacciano per la prima volta riescano a trovare quel briciolo di sana follia.
Sull’Italia indebolita, Buffon. “Qualche giocatore, rappresentativo, che magari gioca in un altro ruolo ha dovuto rinunciare per infortunio. E poi perché ho una certa esperienza, magari è per quello che sono più pubblicizzato”.
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