Il Copenhagen non si è fatto mettere sotto, almeno inizialmente, ed ha esaltato in due circostanze Padelli: 19’ su tiro di Hogli il numero uno granata con la mano ha mandato il pallone sopra la traversa e al 21’ con un intervento provvidenziale ha smanacciato un tiro di Toutouh evitando il peggio. Tutte le volte che il Torino sfrutta l’evidente difficoltà dei padroni di casa quando vengono pressati si capiscea che osando e credendoci la vittoria è alla portata e infatti due episodi cambiano il volto della partita. Al 30’ l’espulsione di Antonsson per un fallo su Martinez che sfruttando la sua velocità gli era scappato via in prossimità dell’area di rigore e poi al 40’ anche l’espulsione di Mathias Jorgensen che in area ha atterrato Amauri trattenendolo e beccandosi così il cartellino rosso e regalando un calcio di rigore al Torino. Amauri dopo essersi procurato il penalty ha preso il pallone non lasciando adito a dubbi sul fatto che sarebbe stato lui a calciarlo. Breve rincorsae gol con Andersen spiazzato e la maledizione dei rigori sbagliati interrotta. Proprio un altro Torino rispetto a quello del campionato perché in Europa i rigori non li fallisce. Il primo tempo si è concluso con i granata che ribaltano la situazione e tornano ad essere artefici del proprio destino.
Nella ripresa al Torino si chiede solo di chiudere la partita e questo avviene quasi subito: 47’ Martinez effettua un taglio e viene servito da El Kaddouri, al quale Ventura sul finire della prima frazione di gioco aveva detto di giocare più vicino alle punte, e il venezuelano con un tiro a cucchiaio a scavalcare Andersen in uscita ha firmato la sua prima doppietta stagionale, andando a raggiungere con tre reti all’attivo in Coppa (la prima l’aveva segnata nella gara di ritorno con il Brommapojcarna) Quagliarella. In vantaggio di due reti e con due uomini in più per il Torino si è fatto tutto più facile. Sono arrivati così anche i gol di Darmian e Silva che si è fatto perdonare l’errore iniziale. Al 49’ Martinez ha provato a firmare la tripletta, però Andersen questa volta non si è fatto sorprendere e ha respinto il tiro, ma la palla è giunta a Gaston Silva che ha crossato verso il secondo palo e l’accorrente Darmian non si è lasciato sfuggire l’occasione di aumentare il bottino segnando il quarto gol. Al 54’ è arrivata la quinta rete con Silva che ha sfruttato una sponda di Amauri e di destro al volo ha trafitto Andersen. La partita non ha avuto più nulla da dire: per il Torino è diventata un allenamento e per il Copenhagen un cercare di arrivare il prima possibile al fischio finale. Spazio quindi per Quagliarella, Jansson e debutto per il Primavera Graziano che sono stati fatti entrare rispettivamente per Martinez, Maksimovic e El Kaddouri. Bovo da interno di centrocampo se l’è cavata e in caso di emergenza, come avvenuto in questa partita, può essere una soluzione. Graziano non è parso intimorito dalla vetrina internazionale e ha dimostrato discreta personalità in un paio d’interventi, ora sarebbe bello che il ragazzo venisse utilizzato qualche volta anche in campionato, lui che dai pulcini alla prima squadra ha sempre indossato la maglia granata.
Appuntamento con l’urna lunedì a Nyon per il sorteggio che non sarà così benevolo come lo è stato nella fase a gironi anche perché il Torino, arrivato secondo nel suo girone dietro il Brugge che ha battuto l’Helsinki, incontrerà squadre decisamente di caratura superiore, ma questo è proprio quello che voleva Ventura smanioso di cimentarsi con formazioni di alto livello, come ha detto nella conferenza stampa che ha preceduto la partita con il Copenhagen. Con il campo invece appuntamento fissato per il 19 e il 26 febbraio 2015. La legittima soddisfazione e l’orgoglio per il passaggio ai sedicesimi di finale dell’Europa League devono essere convogliati in campionato e lunedì sul fare della sera, fischio d’inizio alle 19, la trasferta in Toscana con l’Empoli deve ridare linfa vitale alla classifica granata: un Toro al quart’ultimo posto e con un margine di due sole lunghezze dalla zona retrocessione proprio non si può vedere perché non si può andare avanti in Europa ed essere fra i più scarsi in Italia.
[Elena Rossin – Fonte: www.torinogranata.it]
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