Vogliamo dare tutte le attenuanti a questa squadra, tutte le scuse tra pioggia e sfortuna, ma questa partita non la puoi perdere così. Senza lottare senza, soffrire come hanno fatto loro per 180 minuti senza dare mai segni di cedimento. Ora crediamo sia arrivato il momento di cambiare strada e rifondare tutto con la consapevolezza che dalla dirigenza arrivino segnali di rinnovata voglia di fare nel futuro. Il primo tempo è assurdo contro tutto e tutti, anche contro il maltempo che imperversa su Kiev, che inchioda il risultato su uno 0-0 che non serve a nulla. La partenza sembra quella buona ma Higuian non riesce a sfruttare un’azione deliziosa. Il Pipita sbatte sul portiere avversario ancora una volta, quasi come una maledizione. La partita è viva anche perché il Dinipro se la gioca, e rischia anche di passare ma Andujar ci mette la manina. La partita non trova sbocchi, gli azzurri sperano di trovare la giocata giusta ma non riescono a scardinare la difesa ucraina.
La palla giusta non arriva e il primo tempo si chiude sotto un diluvio che non aiuta le giocate di fino del Napoli. Nella ripresa la musica non cambia, la squadra azzurra sembra stanca, soffre le giocate degli avversari che non si fermano mai. Le soluzioni di Benitez sono Hamsik e Mertens, il belga è l’unico a crederci, prova a trovare la giocata ma tutto sembra fermarsi a pochi metri dalla linea fatale. Il gioco ristagna e quando arriva il loro vantaggio il mondo ci crolla addosso. Potrebbe ancora succedere tutto, il tempo c’era ma nulla succede. Il Napoli non riesce mai ad impensierire la difesa avversaria che tiene sempre e chiudono tutto ad una squadra mai in partita. Cattivo anche l’arbitraggio che nega un penalty e non annulla il gol del Dinipro che forse era da annullare. Ora chiarezza. De Laurentiis parli chiaro e ci indichi il futuro. La società spieghi cosa vuole fare da grande e fissi obiettivi certi in nome dei tifosi che non meritano prese in giro.