Resteranno a casa gli intoccabili del campionato, come Milito, Zanetti e Cassano. Ci sarà invece Cambiasso, apparso leggermente affaticato dopo la sfida contro la Fiorentina, ma sempre prezioso quando si tratta di addormentare il gioco. Spazio allora a quelli che fino ad questo momento hanno avuto meno spazio degli altri. A centrocampo certa la presenza di Mudingayi, in difesa quella di Silvestre. Al posto di Cassano, ci sarà spazio per i giovani Garritano (in grandissima forma) e Terrani, che daranno ossigeno all’inedita coppia di titolari Livaja-Coutinho. Mai come in questo momento, a Stramaccioni sarebbe servito Ricky Alvarez, non inserito nella lista Uefa.
Insomma qualche conferma, importanti rientri, e assenze di peso. L’Inter va a Baku e si porta in valigia un solo imperativo, la vittoria. Nessun altro risultato è ammesso dopo il mezzo passo falso in casa contro il Rubin Kazan. Il tutto però, con gli uomini contati, e tenendo conto di una sfida – quella di domenica sera contro il Milan – che potrebbe rivelarsi un crocevia decisivo per il campionato. Ma tra il derby della Madonnina e l’Inter c’è un Neftchi di troppo. Forse sarà proprio giovedì che capiremo tutta l’importanza che l’Inter dà questa Europa League: se terra di mezzo od obiettivo reale. “Siamo una grande squadra, ma è diverso giocare Europa League e Champions, sia per i cicli che per la tipologia di trasferte. Ma bisogna restare in Champions”, aveva detto qualche settimana fa il dg Fassone. Parole che testimoniano un attaccamento non eccessivo alla competizione, e chissà, che in Azerbaigian possano trovare un effettivo riscontro.
[Mario Garau – Fonte: www.fcinternews.it]
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