“Turnover minimo e dettato solo dalle condizioni fisiche dei giocatori in questione”. L’ha chiarito subito Andrea Stramaccioni, nella conferenza pre-gara. L’allenatore nerazzurro non ha alcuna intenzione di prendere sotto gamba il Cluj, retrocesso dalla Champions League dopo aver sbancato l’Old Trafford. Stasera, anzi, l’intenzione sarà quella di prendere un buon vantaggio sui romeni in vista del ritorno della prossima settimana, proprio prima del derby.
LA TATTICA – Privo dei vari Samuel, Chivu e Obi (oltre a Mudingayi, Castellazzi e coloro rimasti per vari motivi fuori dalla lista-Uefa), Stramaccioni ha tutta la volontà di proseguire sul 4-3-3, lasciando in soffitta la difesa a tre. Difficile rivedere in campo Jonathan (unico nerazzurro in diffida), mentre ha qualche chance in più Silvestre, benché resti favorito Juan per affiancare Ranocchia. Torna Guarin, che col Chievo era squalificato, e con lui anche Pereira, facendo rifiatare Nagatomo. Il vero dubbio è davanti: Milito o Palacio? Certa una maglia per Alvarez, al debutto stagionale in Europa dopo l’esclusione dalla prima fase.
GLI AVVERSARI – Qualcuno dice che Paulo Sergio assomigli a Mourinho. Vedremo. Intanto il tecnico dei romeni dovrà fare i conti con un mercato invernale che gli ha notevolmente indebolito la rosa. Partiti Rafael Bastos (omonimo dell’esterno del Lione), Aguirregaray e Sougou, sono arrivati Vass, Maah, il fratello di Muntari e l’ex Primavera nerazzurra Nwankwo. Di questi, solo l’ex Cittadella è in lista-Uefa. Di fatto, i migliori hanno detto addio al club e, verosimilmente, Paulo Sergio dovrà cercare di limitare i danni al Meazza per poi tentare l’impresa fra una settimana.
I PERICOLI – L’ultima gara ufficiale disputata dal Cluj resta quella del 9 dicembre scorso (3-2 sul Ceahlaul), prima del ‘letargo’ invernale. Per questo motivo e per il mercato invernale, non è facile prevedere le mosse del tecnico avversario. Possibile il ricorso alla difesa a 5, con Rada a completare la linea dei 3 centrali assieme al capitano Cadù e l’italiano Piccolo. In mezzo, molto si poggia sulle qualità di Muresan. In attacco i maggiori dubbi. Bjelanovic non è al meglio e non è mai stato una prima scelta. La punta di ruolo è il greco Kapetanos, che si gioca la maglia da titolare con Rui Pedro, dalle caratteristiche opposte a quelle dell’ex Aek Atene.
DOVE COLPIRE – Che sia Palacio, che sia Milito, l’Inter se la giocherà con la trazione anteriore già vista in campo contro il Chievo. La linea (a 4 o a 5) difensiva del Cluj non è affatto imperforabile e gente come Cassano e Alvarez possono andare a nozze contro una retroguardia piuttosto statica come quella romena. Senza contare gli inserimenti da dietro di Cambiasso e, soprattutto, Guarin, due che sanno trasformarsi in killer spietati nell’area avversaria. Magari troverà spazio anche Kovacic, con il Meazza che attende il suo battesimo.
OCCHI PUNTATI SU… – Alvaro Pereira. E’ l’ex di turno e avrà ancora una chance per far ricredere i dubbiosi e ammutolire i detrattori. “Il vero Pereira non l’avete ancora visto”, ha ribattuto ieri in conferenza stampa e in tanti aspettano il momento di rivedere con la maglia dell’Inter quella freccia invasata ammirata ai tempi del Porto. Magari stasera, contro il club che l’ha portato in Europa, sarà la volta buona.
Probabili formazioni:
INTER (4-3-3): Handanovic; Zanetti, Ranocchia, Juan Jesus, Pereira; Guarin, Gargano, Cambiasso; Alvarez, Milito, Cassano.
CLUJ (5-4-1): Felgueiras; Ivo Pinto, Cadù, Piccolo, Rada, Sepsi; Hora, Godemeche, Muresan, Camora; Kapetanos.
ARBITRO: Koukoulakis (Grecia).
[Alessandro Cavasinni – Fonte: www.fcinternews.it]