Una vittoria per chiudere i conti e mettere in ghiaccio la qualificazione dopo tre partite. Questo l’obiettivo dell’Inter, che stasera alle 19 affronterà il Partizan Belgrado. Match non semplicissimo, contro una squadra dalle buone individualità.
LA TATTICA – Sarà comunque un’Inter che cambierà molto quella disegnata da Andrea Stramaccioni, che tiene all’Europa League, ma ancora di più al campionato. Almeno per ora. E poi il rientro di parecchi elementi consentirà un ricambio meno traumatico rispetto soprattutto alla prima sfida col Rubin Kazan. Tranne gli infortunati di lungo corso (Stankovic, Sneijder, Chivu) e gli esclusi dalla lista Uefa (Alvarez), Strama dovrà rinunciare solo a Obi. Per il resto tutti a disposizione, specie in attacco, reparto meno ricco degli altri. Da decidere il modulo: confermare il 3-5-2 o partire con la difesa a 4? La scelta, più che dal modo di aggredire la partita, potrebbe essere data dalla necessità di risparmiare qualcuno.
GLI AVVERSARI – Il Partizan è squadra di rango, che domina il torneo serbo. In Europa, però, stenta parecchio. Pari casalingo all’esordio nel girone con il Neftchi e sconfitta 0-2 a Kazan. I serbi, tra l’altro, arrivano dal playoff in cui hanno superato i norvegesi del Trømso (sconfitta 2-3 in Norvegia e vittoria 1-0 a Belgrado), dopo l’eliminazione dai preliminari di Champions ad opera dell’Ael Limassol (doppio 0-1). Il tecnico è Vladimir Vermezovic, un allenatore in grado di modificare spesso l’assetto tattico. Non a caso nelle due partite fin qui disputate in Europa League, i bianconeri si sono visti prima con un rombo di centrocampo, poi con tre uomini offensivi alle spalle di una punta.
I PERICOLI – Lazar Markovic è il giocatore più importante della squadra, sia per qualità individuali che per prospettive di carriera. Giocatore estroso il 18enne, dotato di ottime basi tecniche, rapidità e gran dribbling. Non a caso tante big, tra cui l’Inter, sono in prima fila per seguirlo da vicino. Giovanissimi sono anche gli altri attaccanti: Mitrovic (tipica prima punta, 18 anni), Ninkovic (addirittura 17enne) e Marko Scepovic (21). Più esperto Tomic, esterno offensivo già con esperienze di nazionale, e ovviamente il capitano Ilic, con alle spalle una lunga carriera in giro per l’Europa (anche Galatasaray e Salisburgo per lui). Spesso esclusi altri due volti piuttosto noti anche oltre i confini nazionali: il trequartista Zvonimir Vukic (che affrontò l’Inter in un preliminare Champions ai tempi dello Shakhtar) e Milan ‘Lola’ Smiljanic (ex baby prodigio falcidiato dagli infortuni).
DOVE COLPIRE – Non particolarmente ferrea la fase difensiva dei bianconeri di Belgrado. Un reparto giovane quello di Vermezovic, in linea con l’età media di tutta la rosa. Tranne Stojkovic, portiere di provata esperienza, ex titolare della nazionale serba e stasera non disponibile, il reparto è composto da molti ragazzi. Tra l’altro, Kamara e l’altro Markovic, Sasa, non sempre assicurano copertura adeguata. Più che per vie aeree, la difesa serba sarà battibile con fraseggi stretti tra i tanti uomini di qualità di cui dispone Stramaccioni.
OCCHI PUNTATI SU… – Palacio. Difficilissimo interpretare l’orientamento di Stramaccioni per la sfida di stasera, oggi più che mai. Le sorprese, con lui, sono sempre dietro l’angolo e nessuno, ad esempio, si sarebbe aspettato il tridente ‘pesante’ contro il Catania. Di certo, Rodrigo Palacio scenderà in campo, dall’inizio o durante il match. Subito a segno al rientro dopo l’infortunio (non giudicabile nei pochi minuti nel derby in inferiorità numerica), l’argentino ex Genoa rappresenta il grimaldello ideale per scardinare la difesa serba. Lui e Coutinho sono gli indiziati per far saltare i meccanismi del pacchetto arretrato del Partizan.
Probabili formazioni:
INTER (3-4-1-2): Handanovic; Silvestre, Samuel, Juan Jesus; Nagatomo, Gargano, Guarin, Alvaro Pereira; Coutinho; Palacio, Milito.
PARTIZAN (4-2-3-1): Petkovic; Miljkovic, Ostojic, Ivanov, Lazevski; Kamara, S. Markovic; Tomic, Ilic, L. Markovic; Mitrovic.
[Alessandro Cavasinni – Fonte: www.fcinternews.it]