Europa League, Lazio-Stoccarda 3-1: prosegue l’avventura dei biancocelesti

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logo-lazioMai gara di ritorno fu più facile. Nel deserto spettrale e desolante dell’Olimpico, la truppa di Petkovic si regala il passaggio ai quarti di Europa League. Da quando, nel 2009, è stata varata la nuova formula del torneo, la Lazio è la prima italiana a raggiungere questo traguardo. Un risultato invidiabile, irrobustito dal 3-1 partorito in questa gara di ritorno.

FORMAZIONI – Vladimir Petkovic non riserva sorpresa rispetto alla vigilia: 4-4-1-1 con la coppia Onazi-Hernanes in mediana e Stefano Mauri ad agire sulla trequarti. Unica variazione, il bomber di coppa Kozak al posto di Sergio Floccari. Mischia le carte rispetto alle previsioni, invece, Bruno Labbadia. Il tecnico tedesco modifica il canonico 4-1-4-1 in un 4-2-3-1 (stesso modulo dell’andata). In campo dal primo minuto i due italiani Cristian Molinaro e Federico Macheda: la punta romana parte largo sulla sinistra, mentre sull’out destro svaria il giapponese Okazaki.

PRIMO TEMPO – Pronti, via, 2-0! L’inizio della Lazio è di quelli da knock out, da “chiudiamo la pratica senza pensarci troppo!” Al 5′ Radu riceve sull’out sinistro e scarica un terra-aria al centro dell’area di rigore: la difesa tedesca rimane imbambolata nel guardare Kozak avventarsi sul pallone e battere Ulreich con il piattone destro. Il ceco, si sa, quando vede Europa League si scatena e all’8° minuto griffa la sua doppietta personale: stavolta è Hernanes a imbeccarlo con un preciso filtrante, scatto che brucia Niedermeier e Molinaro, stop e stoccata vincente che colpisce la traversa prima di depositarsi in rete. Per la torre classe ’89 è il settimo gol in Europa League e raggiunge in testa alla classifica marcatori il napoletano Edinson Cavani. Il risultato complessivo recita 4-0 per i biancocelesti, un risultato da bandiera bianca anche per il Barcellona. Con il discorso qualificazione sigillato con la ceralacca, la prima frazione si trascina tra un tentativo dello Stoccarda e una folata della Lazio. L’occasione più pericolosa per gli uomini di Labbadia arriva al 18′, quando Ibisevic cicca il tap-in da pochi metri su suggerimento di Okazaki. Al 34′, invece, Candreva scalda le mani al Ulreich con un potente tiro su punizione. La sfida non avrebbe già più niente da consegnare alla cronaca, se non fosse per Ibisevic: il bosniaco non salta Marchetti in uscita e colpisce il portiere laziale in prossimità della tempia sinistra. Che il numero uno biancoceleste abbia difficoltà a proseguire la partita si capisce subito, anche se fortunatamente non perde mai conoscenza. Inutile rischiare, Petkovic lo sostituisce con Bizzarri.

SECONDO TEMPO – Credere a un ultramiracoloso passaggio del turno è troppo per lo Stoccarda. I tedeschi si ‘accontentano’ allora di riaprire almeno la partita. Tra il 52′ e il 53′ Bizzarri chiude la porta prima a Sakai, quindi a Holzhauser. Dieci minuti dopo, però, i tentativi dei Rossi vengono esauditi: Sakai crossa in area, sulla respinta il più lesto ad arrivare è l’ungherese Hajnal, che insacca alla sinistra di Bizzarri. Subito dopo la rete del 2-1, entrambi gli allenatori operano un cambio: Labbadia richiama Kiko Macheda e manda in campo Ibrahima Traoré; Petkovic invece toglie il rientrante Mauri per Cristian Ledesma. Ormai è solo lo Stoccarda a manovrare alla ricerca del gol: al 68′ Radu si perde Okazaki, ma alla fine riesce a chiudere in angolo; al 70′ Bizzarri si supera deviando una girata mancina di Gentner. Alla mezz’ora è di nuovo tempo di cambi: staffetta brasiliana Ederson-Hernanes da una parte, Harnik al posto di Hajnal dall’altra. La Lazio amministra, ma lascia ancora spazio alle sfuriate tedesche: all’85’ Niedermaier scheggia il palo con un colpo di testa in tuffo. Ecco allora che i biancocelesti decidono di graffiare: all’86’ Lulic serve Kozak davanti Ulreich, il ceco centra il portiere e sulla ribattuta Ederson spara alto. Questa però è la serata di Kozak: dopo neanche quaranta secondi, Candreva lo pesca con un cross dalla destra, l’eroe di giornata incorna di testa e si regala una tripletta. A quota 8 gol, Libor mette la freccia su Cavani e lo supera in testa alla classifica marcatori. Manca l’urlo del pubblico a suggelare la notte perfetta per il ceco e per la Lazio. Ora l’attesa è tutta per il sorteggio di domani, quando i biancocelesti – unica squadra ancora imbattuta nella competizione – conosceranno l’avversaria dei quarti di finale. L’Europa e la Lazio si piacciono, l’avventura continua.

[Stefano Fiori – Fonte: www.lalaziosiamonoi.it]