La vigilia è stata tormentata. Il pre – partita ancor di più. Petkovic è alla ricerca della svolta in terra polacca, mentre un gruppo di tifosi laziali vengono fermati per tafferugli al centro di Varsavia. Il clima è teso, la Lazio non ha il permesso di sbagliare. Nel primo tempo Vlado sembra soddisfatto: i biancocelesti sono messi bene in campo e rispondono ai suoi comandi. Keita sembra sempre il più acceso, Biglia ordinato e Perea si impegna. L’avversario non è all’altezza, però questa volta l’approccio alla partita non è sbagliato. Perea e Anderson e la Lazio va. Alla fine arriva la qualificazione matematica, una buona Lazio e qualche sorriso in più dopo gli ennesimi giorni difficili.
PRIMO TEMPO – Petkovic cerca il bandolo della matassa. Dopo l’esperimento della difesa a 3 si torna con 4 pedine dietro: in porta c’è Berisha, sempre più portiere di Coppa. Davanti a lui agiscono nella parte centrale della difesa la coppia Ciani – Cana con Cavanda a destra e Radu a sinistra. Biglia si riprende il ruolo di geometra del centrocampo, aiutato da Gonzalez ed Hernanes. Davanti con il forfait dell’ultimo minuto di Ederson, ci sono Keita, Felipe Anderson e Perea. La Lazio ha bisogno di risultato ma anche di far vedere che è capace a costruire gioco e creare occasioni. Il Legia del tecnico Urban risponde con un 4-2-3-1 offensivo per cercare gloria in casa: una vittoria davanti al proprio pubblico significherebbe molto per i tifosi polacchi. I primi dieci minuti scivolano via con poco ritmo: i biancocelesti cercano di fare la partita con il solito Keita, che regala anche una palla interessante ad Anderson in area. Stop, dribbling e tiro. Ma la palla finisce alta. Petko in panchina sembra essere soddisfatto e applaude. Il gol è nell’aria. Biglia pesca Perea in area che ha il tempo di stoppare e tirare la palla di testa e battere in porta. Prima rete europea per il colombiano, e seconda con l’aquila sul petto. La Lazio continua a spingere: il solito ex Primavera ci prova con un tiro respinto da Kuciak. Il brivido arriva però anche per Berisha: sul finale di tempo, sugli sviluppi di una punizione esce fuori una mischia. A rimetterci è Biglia che stoppa il pallone su un tiro del centrale Dvalishvili. Piccolo problema per il regista argentino che viene medicato nell’intervallo. Finiscono i primi 45 minuti con una Lazio pimpante e viva.
SECONDO TEMPO – Il Legia cerca una svolta tattica: fuori Pinto e dentro Ojamaa per avere più spinta sulla fascia. Felipe Anderson ci prova da fuori ma il portiere polacco para a terra. Hernanes ha una buona occasione per tornare al gol dopo un lungo digiuno ma Kuciak si oppone ancora. Poi il Profeta si veste da assist – man trovando Felipe Anderson. Il numero 7 tira, trovando l’angolino e il primo gol con la Lazio. Esultanza timida con le mani rivolte verso al cielo per ringraziare Dio. La Lazio ora c’è. Berisha rischia su un’uscita in stile harakiri, il Legia non ne approfitta. Il tecnico bosniaco vede i suoi uomini a corto di ossigeno: dentro Onazi e fuori Keita per preservarlo anche per la prossima partita contro il Napoli. Ma i polacchi sono troppo timidi e arrivano a difficoltà dalle parti della porta difesa dal numero uno albanese. Anderson è stanco: dentro il bomber europeo Floccari per cercare di chiudere la partita definitivamente. Fuori Gonzalez e dentro Lulic. Ora la partita è sotto controllo: l’attaccante calabrese cerca il quinto gol su una sua azione personale. Sul finale Biglia salva sulla linea, ma è l’unico brivido che percorre la schiena dei laziali. Poi solo ordinaria amministrazione nei minuti di recupero. La Pepsi arena è contenta, nonostante l’ennesima sconfitta. La Lazio in formato europeo vince e convince. Ora, con la qualificazione in tasca, serve ripartite anche in campionato.
TABELLINO:
LEGIA VARSAVIA-LAZIO 0-2
Legia Varsavia (4-2-3-1): Kuciak; Bereszynski, Rzezniczak, Jodlowiec, Wawrzyniak; Furman (64′ Astiz), Vrdoljak; Helio Pinto (46′ Ojamaa), Radovic, Brzyski; Dvalishvili (75′ Mikita).
In panchina: Skaba, Broz, Kopczynski. All. Urban
Lazio (4-3-3): Berisha; Cavanda, Ciani, Cana, Radu; Gonzalez (81′ Lulic), Biglia, Hernanes; F. Anderson (77′ Floccari), Perea, Keita (73′ Onazi).
In panchina: Marchetti, Novaretti, Konko, Ledesma. All. Petkovic
Arbitro: Kevin Blom (NED) Assistenti: Simmons; Steegstra IV uomo: Van Dongen ADD1: Makkelie ADD2: Van Sichem
Reti: 24′ Perea (L), 56′ F. Anderson (L)
Ammonito: Cavanda (L)
Recupero: 1′ pt, 3′ st
[Francesco Bizzarri – Fonte: www.lalaziosiamonoi.it]