La Juve scopre cosa è la pressione: gliela mette addosso soprattutto la condizione di ultima superstite italiana in Europa, contribuisce il Lione che (copyright del tecnico Garde) le riconosce stesso valore del Psg, dominatore in Francia e nell’élite della Champions. Stasera, nell’andata dei Quarti, si vedrà la reazione bianconera a questi “carichi”.
È lo stesso Conte ad ammettere il peso psicologico della situazione: «Il fatto di essere per il secondo anno consecutivo l’ultima portacolori dell’Italia in Europa ci dà un po’ di pressione, ma ci inorgoglisce».
Zero pensieri al campionato, dove la Rona si è riportata a meno 8 ed il Napoli ancora sta gonfiando il petto per la vittoria del “San Paolo”: «Una sconfitta fisiologica dopo tante vittorie: mi auguro che ci dia ulteriore forza per il rush finale di stagione. Già da questa sera». Contro ci sarà il Lione, «un’ottima squadra, che ha nel reparto offensivo il punto di forza, come qualità e forza fisica. Anche francesi si rammaricano perché hanno tanti giocatori infortunati, ma è una bella lotta: abbiamo ormai da parecchio tre soli difensori disponibili». Ma nessun timore di calo psicofisico: «Se la condizione della squadra mi preoccupa? Zero!».
Tevez («Un pericolo costante» per Garde), Pogba («Un talento: lo ha dimostrato non solo con la Juve, ma anche con la Francia», secondo MalBranque). Ma anche Marchisio, titolare al posto di Vidal: «Dobbiamo ricordarci la partita persa a Napoli, per migliorare. Abbiamo subito la possibilità di rifarci in Europa, del resto. L’ondata di pessimismo conseguente al k.o.? Sì, mi ha stupito leggere articoli che parlavano di crisi della Juventus, di fine della tirannia in Italia, dopo la sconfitta del San Paolo. Eppure questa squadra da 3 anni sta crescendo. E continuerà a farlo». Stasera, è l’occasione ideale.
[Giuseppe Piegari – Fonte: www.goalnews24.eu]