LA TATTICA – Tantissimo turn-over da parte di Stramaccioni, che lascia a casa una folta truppa di big. Il derby di domenica pesa parecchio sulle scelte del tecnico romano e allora ecco che ci sarà possibilità di vedere all’opera gente fin qui poco utilizzata. Curiosità sul modulo, visto che non è così scontata la conferma della difesa a tre. Certamente titolari Silvestre, Jonathan, Mudingayi, Alvaro Pereira, Coutinho, Guarin e Livaja. Probabile la continuità tra i pali con Handanovic preferito a Castellazzi. In bilico Ranocchia, Juan Jesus e Obi, quasi certamente in panchina per rifiatare Cambiasso, Nagatomo e Gargano.
GLI AVVERSARI – Pochissimo si sa del Neftchi, se non che arriva dai preliminari in cui ha eliminato l’Apoel Nicosia, rivelazione lo scorso anno di Champions in cui venne eliminata ai quarti dal Real Madrid. 1-1 a Baku e vittoria 3-1 a Cipro. Poi lo 0-0 di Belgrado con il Partizan. In rosa parecchi sudamericani, soprattutto brasiliani, e parecchi giovani virgulti azeri. D’altronde, la nuova politica è proprio quella di lanciare ragazzi indigeni, anche se finora in campionato si viaggia lontani dalla vetta. Eppure in Europa la statistica nelle gare casalinghe è impressionante: Neftchi imbattuto da ben 14 gare (9 vittorie e 5 pareggi). L’ultimo ko risale alla stagione 1999-2000, quando la Stella Rossa passò per 3-2 nei preliminari di Coppa Uefa.
I PERICOLI – La squadra più vincente dell’Azerbaigian (7 titoli dall’indipendenza a oggi) può contare su un attacco tutto sudamericano, formato dalla punta cilena Canales e dallo sgusciante Flavinho, brasiliano. A supporto anche l’esterno paraguayano Ramos, più l’ex Universitatea Craiova Wobay (Sierra Leone) sempre pericoloso. A dirigere il traffico il capitano Sadygov, uomo d’ordine e dotato anche di un buon tiro. Occhio poi a Imamverdiyev, che con i suoi 185 centimetri è il più alto della squadra (portiere a parte) e quindi velenoso sul gioco aereo. Da valutare l’impiego di Rodriguinho, mediano brasiliano di 30 anni arrivato a Baku direttamente dal Santos.
DOVE COLPIRE – Sulla carta, davanti all’ex Stella Rossa Stamenkovic, la difesa dovrebbe essere formata dalla coppia centrale Guliyev-Mitreski e dagli esterni Shukurov a destra e Bertucci a sinistra. Reparto piuttosto rapido, ma perforabile sia per inesperienza che per qualità. A Belgrado, contro il Partizan, la prestazione è stata elevata, ma la rapidità di Coutinho e Livaja potrà mettere in seria difficoltà gli avversari, di cui il solo macedone Mitreski ha un passato dignitoso (lunga militanza in Germania con l’Energie Cottbus).
OCCHI PUNTATI SU… – Coutinho. Guarin avrà una grande voglia di rivalsa dopo la panchina di domenica nel posticipo con la Fiorentina e lo stesso vale per Livaja, che vuole confermare la buona prova offerta col Rubin condita con un gol. Ma gli occhi saranno puntati tutti sul giovane brasiliano: contro la squadra di Montella, Cou ha spesso mandato in tilt il pacchetto arretrato viola, con accelerazioni devastanti specie nel primo tempo. Contro gli azeri, Stramaccioni cerca continuità e, possibilmente, gol e assist. In poche parole, si vuole vedere il vero Coutinho.
Probabili formazioni:
NEFTCHI (4-2-3-1): Stamenkovic; Shukurov, Guliyev, Mitreski, Bertucci; Sadygov, Imamverdiyev; Ramos, Flavinho, Wobay; Canales.
INTER (3-5-2): Handanovic; Ranocchia, Silvestre, Juan Jesus; Jonathan, Guarin, Mudingayi, Obi, Alvaro Pereira; Coutinho, Livaja.
[Alessandro Cavasinni – Fonte: www.fcinternews.it]
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