ROMA – La Roma cade rovinosamente e lascia alla Fiorentina il passaggio del turno in Europa League, dopo una partita da brivido, soprattutto nel primo tempo.
Difficile parlare di tattica in una gara come questa, decisa da due errori individuali: il primo di Cholevas, che atterra Matias Fernandez in una zona inutile dell’area di rigore, il secondo di Skorupski, che consegna il pallone a Marcos Alonso. La Roma, schierata con il tridente mobile con Gervinho attaccante centrale, era partita con energia, pressando a tutto campo, anche col pallone tra i piedi di Neto. Le prime difficoltà, come al solito, sono arrivate dalla costruzione dal basso, con De Rossi aggredito da Borja Valero, per un tre contro tre (contando i due difensori centrali e i due attaccanti in pressing) che portava al lancio lungo, e dalle fasce, con Alonso e soprattutto Joaquin in posizione sempre molto larga a combinare con i due intermedi: proprio da un’azione di questo tipo sulla fascia destra, ripetuta più volte nelle prime fasi, è arrivato il fallo da rigore di Cholevas.
Non c’è stato il tempo di capire come il copione si sarebbe sviluppato: il doppio svantaggio in rapida successione ha convinto Garcia a inserire subito Iturbe, schierato in posizione centrale, togliendo Torosidis e allargando Florenzi a destra, prima sul lato del centrocampo a quattro, con De Rossi terzo difensore centrale del 3-4-3, poi su quello della linea difensiva nel 4-2-3-1, mentre la successiva sostituzione, con l’ingresso di Verde per Keita, ha portato Pjanic ad affiancare De Rossi sulla linea dei centrocampisti. I numerosi cambi tattici non hanno riguardato però la Fiorentina, che ha dovuto solo limitarsi a decidere quando affondare. Spesso questo è accaduto ovviamente di rimessa, con la velocità di Salah che ha colpito due legni sfruttando gli spazi enormi lasciati dalla Roma, completamente spezzata in due nel secondo tempo: è stato Ljajic a provare a fare un po’ di raccordo con il centrocampo, ma chiaramente la partita era in archivio ormai da parecchio tempo e tutto si rivelato inutile. Solo corsa e nient’altro fino alla fine: con due errori di quel genere non c’è strategia che tenga.
[Gabriele Chiocchio – Fonte: www.vocegiallorossa.it]