Il prossimo avversario dell’Udinese è di quelli che ogni tifoso friulano ha sempre sognato, una squadra che ha fatto la storia del calcio inglese ed europeo, in uno stadio che è uno dei teatri più suggestivi del vecchio continente per l’atmosfera che si respira, per la passione del tifo, per quel muro rosso che spaventa e per quelle 60mila persone che cantano “You’ll never walk alone”. Parliamo ovviamente del Liverpool 5 volte campione d’Europa, 3 volte vincitore della Coppa Uefa e altrettante della Supercoppa europea, 18 volte campione d’Inghilterra, vincitore di 7 FA Cup e 8 coppe di Lega. Una bacheca piena, impressionante, una storia che fa paura e un presente che incute ancora grande rispetto, con giocatori di livello mondiale.
Non è partito bene il Liverpool, quest’anno: 5 punti in 6 partite. In Europa League, però, tanto per gradire è partito rifilando 5 schiaffoni allo Young Boys a Berna, tra l’altro senza nemmeno schierare la formazione titolare.
Il tecnico è Brendan Rodgers, nordirlandese, che sulla panchina dello Swansea ha fatto faville. I “Reds” con lui giocano in maniera spiccatamente offensiva: 4-2-1-3 senza paura con Pepe Reina fra i pali ormai dal 2005; Kelly e Johnson sulle fasce e la coppia centrale Agger-Skrtel in mezzo a garantire forza fisica e affidabilità nel gioco aereo. In mezzo al campo c’è il giocatore più forte e rappresentativo: Steven Gerrard. Una vita con la maglia dei “Reds”, l’istituzione, la bandiera della squadra, colui che ha alzato al cielo la coppa dei campioni (segnando anche un gol) nella notte di Istanbul del maggio 2005, 593 presenze con la maglia del Liverpool e 53 reti segnate. A dargli una mano in mezzo un fidato di Rodgers: Joe Allen, sbarcato a Liverpool insieme al tecnico dallo Swansea e già insostituibile, sempre presente, mai sostituito. Con loro a seconda delle necessità c’è la classe del turco Nuri Sahin, arrivato in prestito dal Real Madrid, oppure il talento sfornato dal vivaio Jonjo Shelvey. Davanti spazio alla fantasia con il giovane spagnolo Suso schierato a destra nelle ultime due partite, con il teenager (soli 17 anni) Raheem Sterling sull’out opposto, rubando il posto nientemeno che a Stewart Downing; infine le due punte che spesso arretrano sulla trequarti: Luis Suarez, sogni di mezza estate della Juve e il nostro Fabio Borini, tornato a furor di popolo (e di sterline) in terra d’Albione dopo l’ottima stagione alla Roma.
[Sito Ufficiale Udinese Calcio – Fonte: www.udinese.it]