Serie A

Fabio Capello: “Io sono per ripartire, ritiri di 40 giorni stile Mondiale”

Le parole di Fabio Capello nel corso di un’intervista rilasciata alla trasmissione “Un giorno da Pecora”, in onda su Radio RAI.

ROMA – Fabio Capello è intervenuto alla trasmissione, in onda su Radio RAI, “Un giorno da Pecora”. Queste le sue parole a cominciare dalla ripartenza del campionato: “Io sono per ripartire, per tanti motivi. Intanto ci sono 100 mila addetti che lavorano attorno al calcio e questo è importante per tutta la gente che lavora. E poi anche psicologicamente darebbe un po’ di allegria a tutti coloro che avrebbero la possibilità di vedere le partite. Sarebbe molto importante, anche se ci sono tante problematiche. La mia idea è questa: bisogna pensare di fare come in un Mondiale e restare 40 giorni chiusi per concludere la stagione. Una data? Per fare una cosa molto breve 20-25 giorni. Io sono favorevole ai 4-5 cambi, giocando ogni 3 giorni favoriscono il recupero. Peccato questa proposta sia già stata bocciata”.

Sulla quarantena: “Se ho riguardato la mie partite? No, le mie non le ho mai riguardate. Ho rivisto le partite dell’Italia del 2006 che ha vinto il Mondiale. Quali riguarderei? A me fanno tristezza e rabbia quelle che ho perso, quelle che ho vinto non le guardo mai. Quella che mi ha fa più rabbia è la prima finale di Champions persa contro il Marsiglia, soprattutto perché l’arbitro di quel match fu indagato. E l’altra che mi è rimasta di traverso è Inghilterra-Germania, quando non ci fu assegnato il gol del 2-2 di Lampard”.

Alessio Evangelista
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Alessio Evangelista

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