Fantacalcio, gli attaccanti più cari – valori, statistiche e consigli

Come ogni fantacalcio che si rispetti, l’asta è il momento più atteso, che avviene a inizio campionato o a calciomercato concluso. Fantamagic, uno dei giochi online sul fantacalcio più seguiti sul web propone le quote di tutti i giocatori della Serie A. Oggi approfondiamo la questione degli attaccanti, fondamentali per ogni fantallenatore.

Fantacalcio, gli attaccanti più cari – valori, statistiche e consigli – i Top Five (consulta le quote aggiornate)

Al primo posto non può mancare Gonzalo Higuain. L’argentino con i suoi 36 gol nella scorsa stagione è quotato 57 crediti. Il clamoroso passaggio alla Juventus ha incuriosito i fantallenatori riguardo al numero di gol che potrebbe realizzare. Lo scorso anno, Sarri aveva costruito un Napoli che giocava per Higuain. In questa stagione, invece, “El Pipita” dovrà ritagliarsi lo spazio per guadagnare un posto da titolare. E secondo le aspettative ci riuscirà.

Sul secondo gradino del podio troviamo Paulo Dybala, fantasista bianconero dal rendimento sempre costante. 51 crediti la sua valutazione, 19 i gol realizzati nella prima stagione in bianconero. La Joya quest’anno ha abbassato il suo raggio d’azione, ma l’impressione è che segnerà comunque tanto.

Medaglia di bronzo per Mauro Icardi. Il centravanti nerazzurro è quotato 48 crediti. 16 le reti messe a segno nel 2015/16. “El nino del partido” è pronto a migliorare il suo score e diventare il capocannoniere della Serie A 2016/17, come accaduto 2 anni fa.

Quarto posto per Carlos Bacca e Mohamed Salah, entrambi a 40 crediti. “El Peluca”, centravanti inamovibile del Milan ha collezionato 18 gettoni nello scorso campionato, 4 in più del “Messi d’Egitto”, esterno indispensabile per la Roma di Luciano Spalletti.

A seguire sono presenti Belotti (38), Immobile (37), Berardi (36), El Shaarawy (35), Pavoletti (33), Dzeko e Kalinic (32).

Non sempre gli attaccanti più cari rendono in proporzione al loro ipotetico valore. Solo il campo dimostrerà quanto valgono realmente.

A cura di Simone Bortune