Javier Saviola è l’ultimo colpo ad effetto del ds del Verona, Sean Sogliano. L’argentino sbarca nella squadra scaligera dopo l’esperienza all’Olimpiakos. Saviola, è un giramondo del pallone. In carriera ha vestito le maglie di River Plate, Barcellona, Real Madrid, Siviglia e Benfica. Il suo periodo migliore è stato senza dubbio quello che va dal 1999 al 2003, quando, con le maglie di River Plate prima e Barcellona poi, dette spettacolo. Poi è iniziata una lenta discesa, tra infortuni e incomprensioni con vari tecnici, tra cui Van Gaal e Schuster. Rimane comunque un giocatore di grandissima classe, capace di fare la differenza con giocate spettacolari.
PUNTI DI FORZA – Saviola è la classica seconda punta brevilinea, capace di piantare in asso il proprio avversario con uno scatto bruciante o di farsene beffe con un dribbling secco. Ha un discreto senso del gol, ma preferisce servire assist per i compagni. Meno devastasnte di Iturbe, che è chiamato a sostituire, ma comunque in grado di fare la differenza non appena ha un po’ di spazio a disposizione. Con lui, il Verona di Mandorlini, ritrova l’uomo in grado di creare la superiorità numerica in fase di possesso.