Simon Makienok sbarca al Palermo per sostituire Abel Hernandez. Rispetto all’uruguayano, il gigante danese è un giocatore del tutto diverso. Fisico da gigante (201 centimetri per 87 kg), il neo centravanti del Palermo si ispira a Ibra e ama i tatuaggi. Per Iachini, Makienok rappresenta un’alternativa tattica al gioco palla a terra che i rosanero applicano quando davanti ci sono Vazquez, Dybala o Belotti e davanti a Joao Silva. Toccherà ora al danese mostrare le sue doti in serie A.
PUNTI DI FORZA – Al di là delle caratteristiche che balzano all’occhio appena lo si vede (forte di testa, abile nel difendere palla e a far salire la squadra), Makienok ha anche una discreta tecnica di base, accompagnata da un buon senso del gol. Nel campionato danese Makienok ha uno score realizzativo niente male: 58 reti in 104 match (media reti di 0.55). L’ex Broendby potrà essere molto utile a Iachini in gare bloccate o che il Palermo necessiterà di recuperare, perchè la sua fisicità, rischia di mettere in imbarazzo molte difese.