Arriva da Salerno il vincitore dell’ultima edizione di Fantamagic Classic. Con lui abbiamo ripercorso le tappe fondamentali della stagione trionfale, parlato di calcio e fantacalcio
SALERNO – Arriva da Salerno il vincitore dell’edizione di Fantamagic 2017 – 2018, il fantacalcio gratuito realizzato da Fantamagic.it online dal 2002, tra i più amati in Italia. Una stagione trionfale per il 29enne che alla guida dell’Airone Morricone ha vinto la concorrenza di agguerriti team, in migliaia nella classifica a somma punti. Il suo nome è presente dunque nell’albo d’oro del torneo. Abbiamo scambiato due chiacchiere con lui per conoscere meglio il suo profilo di fantallenatore, ricostruire le fasi salienti della stagione e perchè parlare a tutto tondo di calcio e fantacalcio.
Parlaci del tuo successo quali sono stati i momenti più importanti della stagione.
Ciao a tutti, sono contento di potermi trovare nuovamente qui a festeggiare ed esultare con voi! Per chi non mi conoscesse, mi chiamo Alessandro Scannapieco, ho 29 anni e sono di Salerno, dove lavoro come ingegnere informatico. Dopo la vittoria dell’anno scorso sapevo che non sarebbe stato facile fare bis, e infatti non lo è stato affatto. Ota, mio valoroso avversario già dall’anno prima, mi ha ancora una volta dato filo da torcere con la sua Real Miaux III. Il momento più importante della stagione, però, è stato certamente quello in cui, all’ultima giornata, ho sorpassato il fortissimo Invicta, padrone della classifica già da alcune giornate. Dopo un avvio scoppiettante, infatti, nel corso della stagione avevo perso molto terreno. Averci creduto fino alla fine e aver completato la rimonta proprio all’ultima giornata è stato davvero il modo più bello di vincere.
Quali sono stati i giocatori che hanno maggiormente contribuito al successo?
Ce ne sono stati tanti nel corso della stagione. Penso ai vari Immobile, Ilicic, De Vrij. Ma, se dovessi sceglierne uno solo, non potrei che indicare il barbutissimo Mirco Antenucci! Proprio lui, con la sua storica doppietta all’ultima giornata, ha riacceso le speranze della mia squadra nel round finale. Icardi, poi, a 10 minuti dalla fine dell’intero campionato, trasformando il rigore più importante della stagione, ha completato l’opera e, oltre che l’Inter, ha fatto volare in alto anche il mio Airone!
Le sorprese della tua squadra e i flop?
Tra le sorprese metterei sicuramente Politano e Giaccherini. Entrambi pagati poco e sottovalutati un po’ da tutti mi hanno permesso di ridurre il gap nelle ultime giornate rispetto al gruppetto di testa. Per l’intera stagione, poi, devo indicare Luis Alberto, vero top player inaspettato dell’anno. Averci creduto fin dalla fase iniziale del campionato è stata sicuramente una mossa vincente. Tra i flop, invece, indico Mertens e Belotti. Partiti a inizio anno con fortissime aspettative, hanno rischiato di rovinare la mia fanta-stagione.
Parliamo della nuova stagione. Quali sono gli attaccanti che consiglieresti, c’è qualche giovane nel mirino?
Il Genoa ha sicuramente acquistato tre giovani di ottime prospettive: Piatek, Favilli e Kouamé. Aveva poi già in rosa Medeiros, trequartista con buoni numeri. Mi aspetto ottime cose da almeno due di questi quattro. Anche i giovani Zajc e Mraz dell’Empoli hanno qualità che credo emergeranno nel corso della stagione. Se non farà troppo turnover, poi, Rigoni dell’Atalanta reciterà un fanta-ruolo importante quest’anno. Infine, sono curioso di capire come Ancelotti gestirà Mertens e Milik. Soprattutto il secondo, a mio avviso, ha molti gol in canna, ma ovviamente molto dipenderà dalla continuità del suo impiego e dalla qualità degli assist che riceverà.
Cosa pensi della frase del CT Mancini sulla necessità di portare nei club quanti più giocatori italiani?
Abbiamo appena assistito al mondiale con più oriundi di sempre, vinto da una squadra chiamata Francia ma decisamente poco francese. Credo che frasi di questo tipo, per quanto condivisibili, siano purtroppo ormai obsolete e inattuabili. Mancini, comunque, più che sulla mancanza di italiani nei club, si è espresso sulla necessità di far giocare quelli giovani che ci sono. Su questo non posso che essere d’accordo. I giovani vanno fatti maturare in campo e non marcire in panchina. Allenatori, e ancor prima società e tifosi, dovrebbero avere più pazienza e accettare anche qualche errore di gioventù in campo se poi vogliono ritrovarsi nel lungo periodo più Dybala, Skriniar e Luis Alberto nei loro stessi club, oltre che in nazionale. È una questione di lungimiranza. Ma del resto viviamo nel mondo del “tutto e subito”, nonché nel Paese dove si cercano “neo-laureati con esperienza”…
Chi vedi favorita per corsa scudetto e Champions League?
Per lo scudetto vedo sempre la Juventus. Il Napoli credo avrà bisogno di tempo dopo il cambio allenatore. L’Inter è forte ma potrebbe soffrire il doppio impegno con la Champions. La Roma è più pronta ma incostante, il turn-over di Di Francesco è troppo estremo. Il Milan mi piace molto, ma avrebbe bisogno di un regista. Per la Champions League direi ancora Juve con CR7, ma forse la vera favorita è il Liverpool. Già l’anno scorso, se avesse avuto Alisson al posto di Karius, probabilmente avrebbe vinto.
Cosa vuoi dire a chi non ha mai provato il fantacalcio e vuole iniziare un’avventura come la tua?
Dico di lanciarsi nell’avventura. Per un appassionato di calcio fin da bambino poi il bello viene da sé. Seguire le partite, il campionato e le sfide tra i calciatori coinvolge il doppio se quelli sono anche il tuo campionato, i tuoi giocatori e le tue sfide. Fatto con amici, poi, meglio ancora, diventa un modo coinvolgente e sano per ridere, vedersi e divertirsi insieme. Poi magari, tra uno sfottò e l’altro, e dopo mille sconfitte, ti ritroverai preso ad inventare i conteggi statistici più assurdi e le strategie economiche più innovative per veder vincere la tua squadra, che neanche John Nash e Leonardo Nascimento de Araújo messi insieme farebbero meglio! E il giorno dopo, magari, ti ritroverai ad aver vinto Fantamagic.
